Brutto ed inquietante segnale intimidatorio, nella notte, a Sant’Angelo di Brolo.
Stamani, quando i due vigili di turno si apprestavano ad entrare in servizio, Francesco Laguidara e Michele Casella, intorno alle 7,00, si sono accorti che qualcuno aveva, nottetempo, imbrattato la porta dell’ufficio con un inequivocabile segno di “croce”.
Entrati poi nei locali, i vigili si accorgevano della presenza di alcuni proiettili (dovrebbero essere dei calibro 12 usati comunemente per i fucili da caccia) che erano sparsi sul pavimento, forse buttati dentro da un lucernaio aperto.
Ma le sorprese non erano finite.
Gli autori del gesto intimidatorio se l’erano presa anche con l’auto di servizio. Imbrattandola e tagliando le quattro gomme.
Un vero e proprio raid di stampo mafioso.
Avvertiti i carabinieri, sono partite le indagini e le perizie del caso, coadiuvati dagli stessi vigili urbani. Anche il sindaco è stato immediatamente avvertito
Tante le ipotesi, ma certamente tra le più accreditate, c’è anche quella della ripicca contro la grande azione “a tolleranza zero” che sta caratterizzando negli ultimi mesi l’attività dell’amministrazione comunale, anche attraverso i vigili urbani, in tema di rispetto delle regole – a partire dalla viabilità – e che avrebbe potuto dar fastidio a qualcuno.
Anche su questo si indagherà, e si potrebbe prestare attenzione alle più di cinquecento multe che negli ultimi mesi sono finite sui parabbrezza degli automobilisti del luogo, sanzioni elevate per tutti quei comportamente non regolari che spesso erano diventati “luoghi comuni”.
Di certo il segnale è chiaro e inquietante, di quello che lascia stupiti sopratutto per l’arroganza sfrontata dell’azione, che sembra ben preparata ed organizzata.