Rino Giacalone è stato condannato per diffamazione aggravata. Inizialmente Giacalone era stato assolto, poi però la Corte di Cassazione ha rimesso tutto alla Corte d’Appello, che ha emesso la condanna nei giorni scorsi.
La querela per diffamazione fu fatta a Giacalone dalla vedova del boss mafioso che in un articolo lo aveva definito “pezzo di mer**”.
Giacalone è stato condannato a 600 euro di multa e al pagamento delle spese processuali.
Secondo la sentenza della Cassazione che aveva annullato l’assoluzione l’espressione utilizzata da Giacalone “finisce per violare in modo insuperabile il nucleo fondamentale della dignità che il nostro ordinamento riconosce a qualunque essere umano, anche a chi appartiene ad una associazione malavitosa sanguinaria e nefasta (o addirittura la capeggia), in quanto il fondamento costituzionale del nostro sistema penale postula la “rieducabilità” anche del peggior criminale”.