Proprio così: quando sorridiamo il nostro corpo sorride e così, il cuore, i reni, i muscoli, le articolazioni, gli occhi saranno meno tristi, meno doloranti.
Lo Zen l’aveva anticipato: il sorriso del Buddha è il segno più alto dello stato di illuminazione.
Ora la scienza l’ha confermato svelando la catena di benessere che si sprigiona da un semplice atto di allegria e spensieratezza.
I neurotrasmettitori stimolano le emissioni ormonali e modulano le sottili regolazioni delle funzioni corporee.
Un vero effetto cascata che parte da un segnale nervoso e che in millesimi di secondi giunge perfino al nostro sistema immunitario e che ripaga con un messaggio coerente.
Una rete intelligente che la gioia e il dolore sono in grado di innescare restituendo alla gioia forza e potere immunitario e alla tristezza nervosismo, stress e salute cagionevole.
“Cuor contento il ciel l’aiuta” e pare anche il sistema immunitario…
Sabrina Provasoli