‘Una vita da social’, una pagina facebook che nella sua descrizione breve recita: La Polizia di Stato al passo coi tempi e dei social network. Oggi un post pubblicato dalle forze dell’ordine che riportiamo di seguito, ha catturato la nostra attenzione perché denuncia, oltre i fatti citati, un degrado sociale e culturale di cui non vorremmo sentirci raccontare. Accade a Mestre, accade ad alcuni ragazzi ed ai loro amici. Le storie personali dei protagonisti forse potrebbero spiegare il perché di tanta, ci sia consentito, violenta idiozia, certamente non giustificarla, e davanti alla quale non si può non reagire, in vece di quanti avrebbe potuto e dovuto a priori, con la conseguente denuncia pubblica, dalle colonne di un quotidiano on-line.
Di seguito quanto riportato dalla pagina ‘Una vita da social’:
“Tre minorenni sono stati denunciati dalla Polizia di Stato di Venezia per aver postato a più riprese messaggio audio sui social network con oltraggi e minacce contro la Polizia che aveva arrestato, nei giorni precedenti, tre loro amici in un’operazione contro il bullismo.
Sono accusati di oltraggio e violenza o minaccia a un corpo politico amministrativo-giudiziario, due di loro anche di detenzione abusiva di armi. Gli indagati avevano preso di mira un ufficio della questura con frasi come “Non sanno cosa succederà: avete portato non uno ma ben 2 di noi via. Bravi ora sono c…. vostri”; ‘poliziotti di m…’; ‘vogliono le maniere forti. Gli farò vedere chi siamo”.
Il riferimento era all’esecuzione da parte della Polizia di tre misure cautelari, il 4 gennaio scorso, nei confronti dei tre componenti di una baby gang – un italiano, un cubano ed un ucraino, di 14, 15 e 16 anni d’età – che terrorizzava i quartieri di Mestre con rapine ed episodi di violenza.
Gli investigatori hanno perquisito a Mestre le abitazioni di due minorenni romeni, di 16 e 17 anni, sequestrando un machete con lama lunga 40 centimetri, un coltello da sub con una lama di 15 cm e un tirapugni in metallo. Il terzo ragazzo, un 15enne, e’
indagato solo per i reati di oltraggio e minaccia”.
Esserci Sempre!
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