La Strada del pesce azzurro dei Nebrodi è un network del territorio, un luogo fisico e virtuale, in cui partendo dai prodotti ittici locali si va alla scoperta dei sapori e della tradizione della cucina semplice, sana, genuina e della cultura e dell’ambiente dei Nebrodi, da Capo d’Orlando a Santo Stefano, passando per Torrenova, Sant’Agata e Caronia, per valorizzare e promuovere la cultura del territorio tramite anche i prodotti tipici del mare della Sicilia settentrionale: il pesce azzurro.
Ma non tralascia San Fratello, la montagna dei Nebrodi e i suoi prodotti tipici, che puntano alla qualità, tipicità e genuinità per garantire le tradizioni gastronomiche e le ricette tipiche a base di pesce azzurro, mantenendo così una delle caratteristiche più interessanti della Strada del pesce azzurro dei Nebrodi: la sinergia mare – montagna.
Questa è anche la finalità dei workshop itineranti che toccheranno i vari comuni dell’Unione dei Nebrodi: il 29 agosto a Torrenova, il 31 a Santo Stefano,il 4 settembre a Caronia ed il 10 a Sant’Agata, con mostre storiche e ricordi della pesca del pesce azzurro, pannelli informativi, esposizioni di prodotti tipici di mare e di terra, preparazione di ricette tipiche, degustazioni e musica in tema. Ultima tappa domenica 12 settembre a San Fratello, in occasione della Rassegna – concorso del cavallo San Fratellano.
I Nebrodi non hanno ancora perso i contatti con il mare, spiega l’avv. Collura, sindaco di Caronia e presidente dell’Unione dei Nebrodi, però è necessario rilanciare il pesce azzurro attraverso interventi congiunti di cooperazione con gli altri settori produttivi, al fine di poter implementare interventi comuni che riguardano la tutela di queste realtà e per rilanciarle, promuovendo gli antichi mestieri del mare, facendo conoscere le proprietà organolettiche del pesce e aiutando forme nuove di turismo da affiancare alla pesca.
L’Unione dei Nebrodi ha coinvolto i diversi attori locali, pescatori ed associazioni, nella realizzazione delle diverse manifestazioni, volte a favorire la conoscenza e la commercializzazione delle specie ittiche della fascia costiera dei Nebrodi: quel pesce azzurro, ricco di Omega 3, che ha avuto un ruolo di primo piano nell’alimentazione delle popolazioni costiere, in particolare sarde e acciughe, ma anche le altre specie endogene dagli sgombri alle spatole e ai caponi.
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