Riceviamo e pubblichiamo il documento approvato all’unanimita’ dal consiglio dell’Unione dei Nebrodi nella seduta del 8 marzo 2010 inerente l’emergenza frane del comprensorio.
Premesse
Continua l’emergenza nella fascia tirrenica della provincia di Messina, aggravata dal grave dissesto idrogeologico e dall’imponente movimento franoso che ha interessato negli ultimi giorni il territorio del comune di Caronia, causando la distruzione di alcuni edifici pubblici e privati e la lesione di molti altri, con oltre 100 cittadini sfollati e più di 40 abitazioni dichiarate inagibili e la maggior parte delle strade intransitabili.ÂÂ
Questa frana è l’ultima, in ordine di tempo, delle innumerevoli piccole e grandi frane, che hanno interessato il comprensorio dei Nebrodi, che oltre l’interruzione della viabilitàstatale e provinciale, hanno messo in pericolo la vita dei cittadini ed in ginocchio l’economia di tutto il comprensorio interessato.
Nei diversi incontri, più o meno operativi , le varie autorità, che sono state presenti sui Nebrodi, hanno preannunciato azioni ed interventi per fronteggiare le prime emergenze, per riparare i danni, per ricostruire il patrimonio pubblico e privato distrutto dagli eventi degli ultimi mesi.
L’ANAS, , la Provincia e gli altri Enti regionali, ma anche le Ferrovie dello Stato ed il Consorzio Autostrade stanno affrontando queste emergenze con leggerezza e risposte inadeguate ad affrontare e superare il disastro che ha investito il territorio.
Il Governo regionale ha approvato la dichiarazione dello stato di calamitànaturale con la contestuale richiesta al Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza; il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il relativo decreto del 19 febbraio 2010.
Con detto decreto è stato dichiarato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, fino al 28 febbraio 2011, lo stato di emergenza, in ordine ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio della provincia di Messina nei giorni dall’11 al 17 febbraio 2010.
Nell’incontro tenutosi a Palermo fra i sindaci del comprensorio e il Presidente Lombardo sono state evidenziate le necessitàurgenti per l’intero territori ed avute assicurazioni di pronti interventi da parte della Regione, che utilizzeràall’uopo tutte le risorse disponibili.
Da notizie giornalistiche si apprende che il governo nazionale, tramite la protezione civile, ha destinato qualche milione per i primi interventi su tutto il comprensorio, ma ha preannunciato lo stanziamento di un miliardo da parte del Ministero dell’ambiente.
Ritenuto, come Ente sovra comunale, che comprende alcuni dei comuni interessati da queste emergenze, di dover dare un contributo portando all’attenzione delle autoritàcompetenti alcune priorità,
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI NEBRODI
ESPRIME
il sentimento di fraternitàe di solidarietàdi tutti i Nebrodi alla popolazione ed all’amministrazione di Caronia e degli altri comuni investiti da questi disastri ambientali ed idrogeologici,
SOLLECITA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ad estendere la dichiarazione dello stato di emergenza anche ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il comprensorio dei Nebrodi prima e dopo i giorni che vanno dall’11 al 17 febbraio 2010.
a provvedere per l’attuazione degli interventi di emergenza anche nel comune di Caronia a mezzo di ordinanze in deroga, come previsto dall’articolo 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225.
a trasformare in impegni di legge vincolanti le somme preannunciate dai vari componenti del governo per l’assistenza alla popolazione, la ricostruzione degli edifici e la messa in sicurezza del territorio,
a garantire la partecipazione degli enti locali interessati negli organismi dove si dovranno decidere interventi e localizzazioni.
CHIEDE ALLE AUTORITA’ NAZIONALI E REGIONALI
di intervenire con urgenza a favore dei cittadini che hanno perduto la casa o sono stati costretti ad abbandonarla, con un sostegno anche economico per le famiglie e le attivitàproduttive penalizzate,
di favorire la ricostruzione, almeno nell’ambito comunale, degli edifici distrutti, previa bonifica e messa in sicurezza del territorio interessato,
di intervenire subito e con interventi straordinari per superare lo stato di eccezionalitàin cui versa tutto il territorio dei Nebrodi ,ÂÂ
di garantire agli enti locali le risorse finanziarie necessarie per far fronte all’emergenza ed alla ricostruzione per mezzo di misure e/o provvedimenti governativi straordinari che garantiscano tempi, risorse e procedure ragionevolmente brevi, al fine di garantire livelli e qualitàdi vita dignitosi per uno Stato civico e democratico come l’Italia. ÂÂ
DA MANDATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE
Di trasmettere il presente documento al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture, al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Regione, agli Assessori Regionali alla mobilità, al Territorio ed Ambiente ed al Dipartimento della Protezione Civile, al Prefetto di Messina, al Presidente della Provincia di Messina.
f.to GEOM BENEDETTO REGALBUTO