L’ambizione della ricerca spiega la prof. Lima- è da un canto quella di restituire alla comunità tutta, non solo agli addetti ai lavori, lo Steri come patrimonio incistato nella storia di Palermo e della Sicilia, dall’altro di “puntare dritto all’ Unesco”. Un percorso, questo, da battere “con la ferma certezza che lo Steri, il cui valore è universale, ed i suoi volumi architettonici lo dimostrano, abbia pieno diritto ad essere inserito nella lista del patrimonio mondiale poiché i suoi significati e valori soddisfano molti dei criteri che guidano le scelte dell’ Unesco”. Lo Steri è infatti “esempio straordinario – così come chiede l’ Unesco – di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico che illustra importanti fasi nella storia umana”; “mostra un importante interscambio di valori in un lungo arco temporale sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio”; è ancora “testimonianza eccezionale di una tradizione culturale scomparsa”; possiede parti “di eccezionale importanza estetica”.(ANSA).
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…
A Ficarra si respira un’aria di Natale speciale, fatta di tradizioni, sapori e solidarietà verso…
La delegazione messinese e nebroidea di Fratelli d’Italia ad Atreju,: “Un'occasione unica per la crescita…
Domenico Siracusano, esponente del Partito Democratico, è intervenuto con una dichiarazione sulle recenti vicende legate…