Video Assistant Referee, pro e contro
La Serie A è il primo campionato europeo con il VAR (Video Assistant Referee) e naturalmente, come qualsiasi altra novità, le polemiche non mancano, soprattutto dopo gli ultimi casi riguardanti principalmente il match della Juventus a Bergamo contro l’Atalanta. Andiamo ad analizzare il caso concreto con tutti i pro e i contro su questa nuova tecnologia del calcio.
Contro il VAR
In Atalanta-Juventus sono state due le situazioni in cui è stato chiesto l’intervento del Video Assistant Referee (VAR).
La prima è il gol annullato a Mandzukic per il contrasto avvenuto tra Lichtsteiner e Gomez tornando indietro nell’azione di 13 secondi.
Nonostante in tv alcuni addetti ai lavori hanno sottolineato la giusta decisione perché il gol risultava viziato da un precedente fallo, gli oppositori del VAR mettono in risalto che sono molteplici i casi del genere nel corso di una partita di calcio e dunque se ogni volta si dovesse tornare indietro di 13 secondi, sarebbero eccessive le pause di gioco, con un allungamento notevole dei tempi.
I detrattori del VAR rimarcano che se in tutte le azioni da gol si tornasse indietro di 13 secondi, sarebbe frequente trovare una situazione o un contrasto dubbio.
Le accuse proseguono evidenziando che non c’è nulla di così tecnologico, in quanto si tratta di una tecnica vecchia di 40 anni: la moviola in campo. Una tecnologia considerata inadeguata per le esigenze del calcio moderno, un gioco sempre più basato sulla velocità ma che grazie al VAR viene interrotto più volte durante il match, assistendo così ad un incontro spezzettato.
Una considerazione viene mossa anche nei confronti delle continue interruzioni, definite utili soltanto per chi paga la pubblicità in tv.
Un altro aspetto da esaminare, analizzando invece l’episodio del calcio di rigore a favore della Juventus, prima non dato e poi assegnato con il VAR, riguarda la questione se la decisione sia stata corretta. Il rigore c’era? Qualcuno dice di sì e qualcun altro di no. Spalla? Braccio? Alla fine Dybala ha sbagliato e il problema è stato risolto.
Continue interruzioni, polemiche in diretta e nei giorni dopo la partita, ecco alcune delle accuse mosse da chi è contro questa tecnologia.
Una cosa appare certa, l’introduzione del VAR sta cambiando anche il mondo delle scommesse, così come le quote e le promozioni offerte dai principali operatori disponibili su siti specializzati come affidabile.org.
A favore del VAR
Sempre prendendo come riferimento il gol annullato alla Juventus a Bergamo, andiamo a esaminare le ragioni per cui grazie al VAR è stata invece presa la giusta decisione.
Bisogna soltanto rispondere ai seguenti semplici punti:
● La gomitata di Lichtsteiner su Gomez c’era? Sì.
● È stata vista dall’arbitro? No.
● Grazie a quel fallo è stato segnato un goal? Sì.
Tornando indietro nell’azione di 13 secondi, il VAR ha segnalato la svista all’arbitro ed il gol è stato giustamente annullato. I fautori della nuova tecnologia quindi provocano con la seguente domanda: “Meglio assegnare un gol irregolare?”.
A favore del VAR, come riportato da Ansa.it, anche il tecnico della Nazionale, Gian Piero Ventura. Nel corso della conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, il commissario tecnico ha affermato di essere assolutamente favorevole all’introduzione del VAR, in quanto ha risolto diversi problemi e ridotto le polemiche.
Ventura è pienamente d’accordo con il designatore Rizzoli e ritiene che il VAR debba essere usato soltanto per episodi clamorosi, come nel caso di rigori non dati giustamente.
Chissà se avrà cambiato idea il portiere della sua nazionale, Gigi Buffon, che lo scorso fine agosto, come scritto da gazzetta.it, aveva messo in risalto l’uso spropositato del VAR e la trasformazione del calcio praticamente in un altro sport: la pallanuoto.
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