DA VEDERE – “Come un carillon”. Da Capo d’Orlando una storia di incontro e dialogo al contest promosso da Lampedusa, Berlin Journal
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DA VEDERE – “Come un carillon”. Da Capo d’Orlando una storia di incontro e dialogo al contest promosso da Lampedusa, Berlin Journal

Riscopro, quasi inenarrabile, un nuovo piacere nelle piccole cose: i panni stesi al sole, il profumo di libri di scuola, un intaglio del legno, il ribollire dell’acqua calda , il  dolce tacere di balorde, inutili armi,il colore di sguardi.

“Come un carillon” è un video liberamente tratto dalla storia di una famiglia di beneficiari del progetto Sprar per richiedenti asilo di Capo d’Orlando. Il video è stato realizzato nell’ambito di un progetto del Consorzio di Cooperative Sociali Xenia, cooperativa servizi sociali e Freeday.

Il testo è stato scritto da Federico Miragliotta, mentre regia, fotografia e musica sono di Davide Cuscunà, la voce narrante è di Cono Messina. 2,17 di video, intenso, non retorico, ben supportato tra immagini e testi. U n lavoro che  partecipa al contest promosso da Lampedusa, Berlin. Travel Journal, che sul tema di “racconta un dialogo” diventa concorso europeo che l’obiettivo di raccogliere narrazioni di esperienze di dialogo interculturale in Europa.

Come un Carillon trae ispirazione dagli incontri tenuti dall’equipe multidisciplinare della Cooperativa Servizi Sociali e del Consorzio Xenia, con una famiglia iraniana richiedente protezione internazionale inserita nel Progetto Sprar di Capo d’Orlando.

Si tratta di una video narrazione di alcuni momenti di vita vissuta dai componenti la famiglia, in fuga dalla propria terra mai dimenticata.

I ricordi e le sensazioni divengono spunto per la costruzione di un testo poetico/narrativo che, attraverso la tecnica dell’io narrante e soffermandosi su alcune immagini evocative, racconta il dolore e la speranza e il cammino giornaliero nel percorso di integrazione nel Paese ospitante. 

Come un Carrillon racconta dell’arte trovata da L. nell’intagliare il legno, del cuore pieno di lacrime di J. e di I. oggi studente liceale e del loro piacere nel riassaporare la magica e miracolosa quotidianità costruita su piccole cose.

Come (un bambino dinanzi) un Carillon, le braccia che accolgono, divengono per la nostra famiglia una magnifica scoperta giorno dopo giorno.

Video dall’ambientazione quasi onirica che lascia alla spettatore ampio spazio per immaginare e riflettere e con chiare finalità di sensibilizzazione sulla tematiche delle migrazioni forzate.

Una storia di incontro e dialogo che divengono non solo naturali e possibili ma, nell’esperienza dello Sprar e di una comunità accogliente, una concreta realtà.

Queste esperienze – si legge nel bando del concorso – possono essere le più diverse, come: – progetti educativi volti a combattere il razzismo e la xenofobia; – azioni e campagne sociali promosse da attivisti, migranti e cittadini in generale, con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e la cooperazione tra persone di culture diverse; – esperienze personali, legate al superamento del razzismo e della xenofobia, e al valore del dialogo interculturale…

Federico Miragliotta e Davide Cuscunà, hanno quindi scelto la formula della video emozionale, una narrazione composta da immagini accompagnate da testi e raccontano ciò che Federico, nel suo ruolo professionale, ha sperimentato direttamente in prima persona, incontrando e raccogliendo esperienze di altre persone, protagonisti del “viaggio”.

 

Il progetto mira a sviluppare la discussione tra i cittadini europei su alcuni temi chiave per l’Europa di oggi, in relazione alla crisi migratoria: – Come sviluppare migliori politiche di migrazione in Europa? – Come porre una barriera alla diffusione di atteggiamenti e visioni xenofobiche e razziste? – Come sviluppare il dialogo interculturale in Europa? cosa che Federico Miragliotta, da anni, abitualmente fa tramite le sue conferenze ed i libri che scrive.

Un video da vedere.. far proprio, elaborare e commentare, ma anche da postare su facebook… fa bene a tutti, anche perchè questa video narrazione immediatamente fruibile ad un vasto pubblico anche tramite i consueti canali di comunicazione visivi e i social network e con l’utilizzo di una scrittura semplice e di facile comprensione, può e deve sensibilizzare l’opinione pubblica  sulla tematica della migrazioni forzate e sulla concreta possibilità di realizzare una integrazione effettiva ed un dialogo pieno tra culture, dalle quali nasce un una realtà nuova ed arricchente.

 

per vederlo:

Partners dell’iniziativa:  Fondazione ForTeS (Italy, coordinatore), Asinitas Onlus (Italy), Sosrazzismoitalia (Italy), Sozial.Label E.V. (Germany), S.O.S. Racismo Gipuzkoa Asociacion (Spain), Egam- European Grassroots Antiracist Movement Association (France), Oltalom Karitativ Egyesulet (Hungary), Asociatia Tineri Parteneri Pentru Dezvoltarea Societatii Civil (Romania), International Centre For Sustainable Development (Greece), Towarzystwo Amicus (Poland).

 

18 Dicembre 2017

Autore:

redazione


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