Trovo stucchevole il cincischiare sui 4 candidati del centro destra da indicare per la competizione regionale in corso…
Il punto di vista di Rino Candeloro Nania
Con il dibattito di questi giorni si ripropone una dimensione vecchia della politica: un modo di rappresentare sin da adesso le ragioni di una sconfitta. Un mettere le mani avanti per poter poi dire: lo dicevo io.
Cosi si tratta di chinarsi ancora una volta a quel destino cinico e baro, incapace di dare risposte vere e serie, in cui ci si assume le responsabilità a viso aperto, concreta e fattiva oltre il politichese.
Oggi qui tutti si nascondono, tramando nel buio.
Mentre chi si manifesta, come Musumeci ed Armao, hanno le carte, le qualità e le storie personali in regola per costruire una squadra vincente.
Intanto i 5 stelle proseguono nella loro campagna elettorale con le proposte demagogiche senza soluzioni di Cancelleri.
Credo che, invece, la Sicilia richieda ben altro atteggiamento. Ossia quello di ispirare e organizzare un’insieme di forze che abbiano la determinazione, la rabbia, la voglia, le idee per rilanciare un progetto-Sicilia che coniughi infrastrutturazione, defiscalizzazione degli investimenti e del lavoro produttivo ed un sistema culturale locale in grado di dare un orizzonte al turismo ed alla ricettività territoriale, cittadini e rurale.
Il progetto c’è, manca invece quell’umiltà nel fare rete ed impiegando le migliori facoltà, combinando bellezza paesaggistica e volontà imprenditoriale. Solo così il PIL potrà salire e l’occupazione trarrà vantaggio.
Distribuendo lavoro e creando ricchezza con il sostegno della semplificazione amministrativa si può invertire la china intrapresa dai fallimenti governativi precedenti. La Sicilia oggi ha bisogno di passione e di visione, non certo di veti incrociati. La destra dia l’esempio e i suoi alleati rassegnino argomenti utili in tale direzione.
(r n/969)
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