Il Sindaco di Ficarra esprime la piena e convinta solidarietà nei confronti dei lavoratori precari in forza al proprio Comune e nei confronti di tutti i precari che prestano servizio negli Enti Locali.
Come amministrazione comunale siamo convinti che a questo “mostruoso” sistema di precariato diffuso, messo in opera ormai molti anni addietro, si debba porre la parola “fine”.
Lo si deve fare per rendere certezza alle numerose famiglie che in questi anni i lavoratori precari hanno formato.
Lo si deve fare per restituire a questi soggetti finanche la “dignità” personale e di lavoratore.
Le istituzioni nazionali e regionali devono trovare la soluzione per stabilizzare questi soggetti che in ragione della lunga e qualificatissima esperienza lavorativa non possono essere classificati (e liquidati) come “precari ordinari”.
Occorre, infatti, prendere coscienza della atipicità di questi lavoratori che tanto hanno contribuito – e contribuiscono tutt’ora – a “tenere in piedi” gli Enti locali a fronte dell’ormai cronico blocco di nuove assunzioni.
Si tratta di lavoratori che, nel tempo, hanno sostituito le centinaia di colleghi di ruolo che sono andati in pensione garantendo non solo continuità, ma anche il raggiungimento di un più elevato livello di qualità nei procedimenti amministrativi in linea con l’evoluzione normativa.
Si tratta di lavoratori “formati” ai quali sono ormai assegnati funzioni e ruoli di primaria importanza.
Interi Uffici — i cui addetti di organico, portatori di un grande bagaglio di cognizioni operative e di esperienza esperienza, sono spessissimo alle soglie del meritato pensionamento — si reggono con l’indispensabile concorso degli articolasti, ed il Comune di Ficarra ne è un esempio!!!
Siamo anche noi convinti che la soluzione non può essere la costituzione di un’Agenzia in cui far transitare indistintamente questi lavoratori, senza tenere conto delle effettive esigenze dei Comuni; il tutto in ossequio a criteri elaborati a tavolino sulla scorta di rigidi ed aridi numeri e percentuali varie.
Si parta piuttosto dell’analisi e dai rilievi delle necessità obiettive degli Enti locali, prima di stabilire – su dati meramente statistici – il destino di migliaia di lavoratori.
Si instauri un virtuoso e proficuo confronto con il sistema delle Autonomie Locali finalizzato a determinare l’effettivo bisogno ed utilità di questi lavoratori, ponendo al centro delle valutazioni anche il valore della formazione acquisita da ciascuno di essi in un arco temporale prossimo al venticinquennio.
Avviamo tutti una riflessione. La conseguenza, assai probabile, della costituzione di nuovi “Carrozzoni” in cui far confluire in massa questi lavoratori sarà quella di mettere i Comuni nella obbligatoria condizione di dover esternalizzare numerosi servizi, anche essenziali, che oggi vengono svolti – assicurando evidenti economie finanziarie ed ottimi risultati gestionali – dai precari.
In questi giorni, l’amministrazione comunale ha stabilito un proficuo confronto con questi lavoratori ed è seriamente impegnata a ricercare soluzioni, anche giuridiche, da proporre – congiuntamente agli altri Comuni – alla Regione Siciliana ed al Parlamento nazionale per risolvere questo annoso problema.
Anche per il Sindaco e l’amministrazione di Ficarra: INDIETRO NON SI TORNA.
IL SINDACO
Gaetano Artale
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