VERTENZA RADIO CALL SERVICE – Senza strumentalizzazione, ma dalla parte dei lavoratori. La nota dell’opposizione pirainese
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VERTENZA RADIO CALL SERVICE – Senza strumentalizzazione, ma dalla parte dei lavoratori. La nota dell’opposizione pirainese

Non servono strumentalizzazioni a fini pseudo-politici, non servono allarmismi. Certo non bisogna nemmeno creare false illusioni. Noi stiamo con i lavoratori…

 

La nota del gruppo consiliare d’opposione pirainese diretto da Salvatore Cipriano.

In questi ultimi giorni si è sentito parlare molto delle difficoltà di Radio Call Service, azienda ricadente nel territorio di Piraino, e delle preoccupazioni sul proprio futuro lavorativo che affliggono le tante dipendenti di detta Azienda… Ciò in quanto la Radio Call ha perso (o meglio, non ha vinto!) l’appalto per la gestione del CUP – Centro Unico Prenotazioni – dell’ASP di Messina… e quasi… piove sul bagnato, dato che l’Azienda aveva dismesso la commessa dell’Asp di Catania, al cui bando non aveva preso parte in quanto la sola base d’asta non garantiva la copertura del costi minimi del CCNL di settore.

Certo non si può entrare nel merito delle attuali difficoltà dell’Azienda di Gliaca di Piraino, la quale, comunque, ha caparbiamente combattuto per aggiudicarsi l’appalto di Catania, avendo proposto ben due ricorsi, purtroppo non definiti a proprio favore…

Ma alla Radio Call deve anche ascriversi la potenzialità di una ripresa nel prossimo futuro, dato che si vanno via via definendo le procedure dell’avvenuta aggiudicazione della gestione del CUP della Fondazione Giglio di Cefalù, e l’avvio del Progetto SaniSì già depositato ed autorizzato dal Ministero della Sanità. E ancora, deve conoscersi l’esito di altre gare d’appalto cui la Radio Call ha partecipato, e che si spera diano positivi esiti, che possano sollevare l’economia delle tante famiglie coinvolte nelle relative attività lavorative.

Certo, gli appalti si possono “vincere”, come si possono anche “non vincere”… L’Azienda entra in crisi se non ha commesse da evadere… e i lavoratori? Che fine faranno i tanti dipendenti di Radio Call ora che, dopo il mancato appalto per la gestione del CUP di Catania, è venuta meno anche la possibilità di gestire il CUP dell’ASP di Messina?

Nell’interesse esclusivo dei dipendenti interviene la legge dello Stato, e questa deve essere applicata.

Il Codice Appalti – art. 50 -, prevede norme ben precise che vanno a favore delle lavoratrici del call center.

La cosiddetta “clausola sociale”, di cui è menzione anche nel bando di gara dell’ASP , detta specifiche condizioni volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, per cui, pur nel rispetto della libertà e dell’autonomia organizzativa dell’impresa, diventa certamente auspicabile pervenire al riassorbimento del personale già impegnato nelle stesse attività con l’Azienda che in precedenza conduceva la gestione del Centro Unico Prenotazioni.

Non servono strumentalizzazioni a fini pseudo-politici, non servono allarmismi.

Certo non bisogna nemmeno creare false illusioni.

Ma siamo certi che ciascuna delle parti interessate farà la propria parte: Azienda subentrante nell’appalto, Asp, Sindacati… ma certamente lo faranno le lavoratrici nonostante i disagi connessi ai ritardi salariali, nonché la Radio Call Service in cui il management imprenditoriale non mancherà di garantire alle proprie maestranze le migliori prospettive occupazionali.

4 Febbraio 2020

Autore:

redazione


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