Il Vinitaly a Verona, considerato come il più grande evento del vino del Belpaese, è considerato ora l’anno della ripartenza del turismo, dell’economia, dell’enogastronomia. Un evento importante pensato per la promozione del territorio, della cultura dei luoghi, della produzione e dell’occupazione per poter guardare al futuro con serenità.
Un evento al quale, quasi da pioniere, partecipò anche il Consorzio Turistico della Costa Saracena mostrando a tutti di avere le carte in regola per confermarsi punto di pregio tra enogastronomia e turismo di qualità.
Di quelle partecipazioni rimangono immagini, video, esperienze ed il rammarico che finita quell’epopea, nessuno, dopo essersi adoperato e contribuito a decretarne l’ingloriosa fine di quel progetto – che non era solo turistico -, ha mai pensato di crearne uno alternativo, in grado di sostituirlo.
Ora non si può non rammentare che, in tempi non sospetti, la Costa Saracena era, a pieno titolo, presente al Vinitaly, promuovendo prodotti ed etichette, olio e vino, salumi e formaggi, ma anche vacanze e percorsi.
Altri tempi… ma il segnale che si era visto giusto è ancora oggi chiarissimo.
La Costa Saracena, il consorzio turistico nebroideo, aveva individuato nuove nicchie di mercato. Seminava e costruiva immagini e nuovi flussi turistici.
Un patrimonio di idee e esperienze poi arenatosi.
“Peccati di gola” non saputi assaporare come meritavano.