Fotonotizie

VISTO IN TV – Ventesimo Concerto di Natale al Senato con Paolo Fresu

 

– di Corrado Speziale

 

 

 

L’Aula di Palazzo Madama, domenica, ha ospitato la ventesima edizione del Concerto di Natale. E’ stata la terza realizzata con i giovanissimi musicisti del Sistema delle Orchestre, ribattezzato Orchestra G. Sinopoli, concepita secondo il Progetto “Abreu”, i Cori delle Voci Bianche e delle mani Bianche. Direttore d’orchestra, Gianna Fratta. Ospiti d’eccezione, Paolo Fresu e Paola Turci che hanno incantato l’emiciclo e i telespettatori con un repertorio breve e variegato che si è ben integrato nel programma sinfonico e tradizionale dell’evento. Eseguite musiche tratte da famose sinfonie, insieme a brani moderni e popolari della tradizione natalizia. Il musicista sardo ha proposto la propria composizione Fuga, da Vinodentro, il celeberrimo I Got Rhythm di Gershwin e partecipato alla performance finale con Il Blu dipinto di blu. Emozionante l’Hallelujah del compianto Leonard Cohen affidato alla voce e alla chitarra di Paola Turci.

Il Senato della Repubblica, istituzione al centro dello scontro politico nel recente referendum costituzionale, smaltite le scorie elettorali, si è vestito di bellezza: fuori le contese politiche, dentro la musica. In più, arricchita di messaggi di speranza e di solidarietà.
La ventesima edizione del Concerto di Natale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Pietro Grasso, si è svolta ancora una volta, la terza consecutiva, nel segno dei giovanissimi musicisti del Sistema delle Orchestre, diretto da Gianna Fratta, pianista e direttore d’orchestra, un sogno coltivato dall’età di nove anni: è stata la prima volta che una donna ha diretto il Concerto al Senato.
Il “Sistema” è nato in Venezuela nel 1975 su iniziativa di José Antonio Abreu al fine di superare i disagi giovanili e le differenze attraverso l’educazione alla musica. In Italia, il metodo prese le mosse nel 2010 grazie all’iniziativa di Claudio Abbado, indimenticabile maestro e senatore a vita, che con Abreu “seminò” qualità artistiche assieme a tanta speranza. Il progetto ebbe tra i principali sostenitori anche Giuseppe Sinopoli, compositore, intellettuale e grande direttore d’orchestra. Così, il Sistema delle Orchestre, il 18 dicembre, proprio dall’aula di Palazzo Madama, ha assunto il nome di Orchestra Giuseppe Sinopoli. Presenti al concerto, per questo motivo, la moglie assieme a un figlio del compianto maestro d’origini messinesi.       
Accanto all’Orchestra, i Cori delle Voci Bianche e delle Mani Bianche, quest’ultimo formato da bambini e ragazzi con disabilità, i quali esprimono canti e suoni attraverso le mani, interpretando la musica nella lingua dei segni. Il Coro è stato diretto da Naybeth Garcìa, fondatrice insieme a Johnny Gómez del metodo Manos Blancas in Venezuela.
Ospiti d’eccezione, Paolo Fresu e Paola Turci, che hanno incantato l’emiciclo e i telespettatori con un repertorio breve e variegato che si è ben integrato nel programma sinfonico e tradizionale dell’evento. Il grande jazzista sardo, tra i più rappresentativi della scena internazionale, e la cantante e chitarrista romana vantano una collaborazione che in passato li ha portati, tra l’altro, ad esibirsi insieme al Time in Jazz di Berchidda e nello straordinario tour Cinquant’anni Suonati.
Insomma, in occasione del Natale, tanta arte, qualità e umanità, sono state protagoniste nell’Aula di Palazzo Madama, dove nel segno dell’integrazione e della convivenza tra varie fedi religiose, sedevano nel pubblico, insieme, il Segretario di Stato di Sua Santità Pietro Parolin, la presidente delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, il segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia Abdellah Redouane, la vicepresidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia Christiane Schroeder-Werth.
Il Presidente Pietro Grasso, nel suo messaggio: “Da venti anni l’Aula di Palazzo Madama apre le sue porte alla musica, alla bellezza, alla solidarietà. Siamo davvero orgogliosi di poter di anno in anno rinnovare, attraverso questa iniziativa e grazie alla diretta televisiva della Rai, il legame tra istituzioni e cittadini, ribadendone la forza e la solidità”. Sul metodo delle Mani Bianche: “La musica è in grado di superare ogni ostacolo e differenza”. Riguardo all’Orchestra: “Si tratta di ragazze e ragazzi, giovani promesse della musica, provenienti da quindici città di dieci regioni diverse d’Italia, uniti dal comune amore per l’arte, che sapranno emozionarci”. Inoltre, nel comune senso del Natale, non è mancato un pensiero per le persone che in Centro Italia stanno soffrendo per gli effetti devastanti del terremoto.   
La musica. Si inizia, come di consueto, con l’Inno nazionale, cui farà seguito l’Inno alla Gioia di Beethoven, composizione del 1824, che dal 1972 è l’Inno dell’UE.
L’intermezzo della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni che seguirà, è uno dei ricordi più significativi che riconducono alla grandezza di Sinopoli: con la Philharmonia Orchestra, nel giugno dell’89, a Londra, ne diresse una importante versione. Tra le voci di allora, Agnes Baltsa e Plácido Domingo.
Dopodiché, l’ouverture sinfonica del Nabucco, di Giuseppe Verdi, “titolato” anch’egli in quell’Aula, essendo stato senatore del Regno d’Italia. Dopo quella verdiana sarà un’altra overture, quella del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, a incantare il pubblico dell’emiciclo. La prima volta l’opera fu proposta nel 1816.
Sulle note del “Barbiere” si è chiusa la parte “storica” delle sinfonie classiche.
Arriva così il momento di Paolo Fresu: look inedito da grande occasione, vestito scuro, cravatta rossa, flicorno in mano e sul suo volto tanta, tanta emozione.
Fuga, da Vinodentro, suo brano inserito nella colonna sonora dell’omonimo film (Tŭk Music – Tŭk Movie, 2013) è una composizione per flicorno solista e archi: l’esibizione non può che essere straordinaria e al soffio finale scrosciano applausi. 
Con I Got Rhythm di Gershwin, il musicista sardo rientra nei classici jazzistici. Dentro un brioso swing piacevole e leggero su cui si innalza il flicorno solista, scorgiamo un breve stacco su St. Thomas di Sonny Rollins: una chicca graditissima.
E’ iI momento di Paola Turci: Silent Night, “Astro del Ciel”, su arrangiamento di Mike Applebaum, con Fresu al flicorno, orchestra e un accompagnamento di chitarra ritmica, farà tuffare nella più classica delle atmosfere natalizie.
Con Hallelujah, di Leonard Cohen, poeta della canzone recentemente scomparso, i due ospiti, da soli, alla chitarra e al flicorno che accompagnano la voce della Turci, daranno vita a una ballata splendida. E’ il momento più alto e intenso del concerto.
Deck The Halls, filastrocca natalizia di fine 800, esalterà le straordinarie voci bianche del coro. 
A seguire, Jingle Bells, simbolo dell’allegria e del calore natalizio, incrocerà più volte la Marcia di Radetzky di Johann Strauss. Un esperimento per le feste che ci può stare.
Nel Blu dipinto di blu, “Volare” di Modugno, farà rientrare in scena Paolo Fresu che improvviserà per il gran finale in un clima leggiadro, con orchestra e voci bianche.
Chiusa l’ultima nota, l’applauso lunghissimo dall’aula con saluti e auguri per tutti andranno in dissolvenza.
La diretta su Rai 1 è stata condotta da Francesca Fialdini.
Paolo Fresu, su Facebook, ha così commentato l’evento:
“L’avere preso parte, in veste di ospite, a una grande orchestra di ragazze e ragazzi provenienti da tutta l’Italia e accompagnati dai cori delle Voci Bianche e delle Mani Bianche con una donna sul podio come Direttrice rappresenta un messaggio forte sul senso e sull’importanza della musica nella nostra vita e nella nostra società.
Società che dovrebbe ritrovarsi, con i suoi alti valori di democrazia e di comunione, in un luogo simbolico come il Senato della Repubblica da restituire alla gente, spesso lontana e critica con le Istituzioni e la Politica.
Tutti noi siamo stati presenti a titolo puramente gratuito – aggiunge Fresu – e la fatica, tra altri concerti, prove e viaggi estenuanti, è stata immensa ma ci ha ampiamente ripagato come ha ripagato, in felicità, sorrisi, gesti e lunghi applausi, tutti quelli che hanno partecipato nonché contribuito alla causa dei terremotati del centro Italia”.
Per Paolo Fresu, un gesto benefico tira l’altro: “Ci agganceremo tra qualche giorno a questo evento – ha aggiunto il trombettista – per invitarvi a partecipare a una operazione di crowdfunding che possa regalare un pianoforte ai bambini di Lampedusa. Per loro Roma è ancora lontana…”.

Redazione Scomunicando.it

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