Si allarga il Movimento per L’Indipendenza della Sicilia; il Circolo Politico – Culturale “ Antonio Canepa “ dopo l’incontro con il Presidente Salvatore Musumeci e i Dirigenti nazionali del M.I.S. entra nel Movimento.
Questo è avvenuto il 29 luglio scorso. In seguito ad un lungo e sereno dibattito, considerata l’esperienza non soddisfacente in seno al Movimento per le Autonomie, alla delusione di una politica regionale poco attenta ai reali bisogni del Popolo Siciliano e quindi alla necessità di una Forza Politica che rappresenti in toto la storia , la cultura e l’economia di questa Terra che da troppi decenni subisce uno stato di paralisi sotto ogni profilo, il Direttivo ha deliberato che: il Circolo Politico – Culturale “ Antonio Canepa “ si scioglie per confluire in seno al M.I.S. creandone il Coordinamento comunale di Vittoria e delegando Sterlino Valentino a Coordinatore pro tempore dello stesso.
Nei prossimi giorni il Coordinamento del M.I.S. si riunirà per far conoscere a tutta la Cittadinanza quali obiettivi intende perseguire per inserirsi nella dialettica politica cittadina.
Fondato nel 1943 e riorganizzatosi a partire dal 2004, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia è un Movimento di liberazione nazionale e di giustizia popolare, nazionalista, democratico e trasversale alle principali ideologie universali non violente e non razziste, che sostiene il processo pacifico di decolonizzazione culturale, economica e politica che porterà alla piena percezione della millenaria dimensione nazionale dell’identità del Popolo Siciliano, si adopera per l’esercizio dell’inalienabile diritto di autodeterminazione dei popoli.
Il M.I.S. sostiene la necessità e l’urgenza di politiche a tutela dell’identità linguistica e culturale dei Siciliani, della tutela dell’ambiente della Sicilia e delle isole che la circondano nell’ottica di uno sviluppo pienamente ecocompatibile, della rinascita delle comunità locali, convinto che solo con un modello virtuoso di amministrazione onesta, antimafiosa e dedita esclusivamente al benessere pubblico ed al progresso sociale ed economico si possano porre le basi per l’emancipazione dei Siciliani dal sistema di oppressione coloniale e di sfruttamento clientelare che rende la vita politica in Sicilia, dominata dalla presenza ed ingerenza dei partiti italiani, come non democratica già a partire dal procedimento elettorale.