Nell’ambito della rassegna “La stanza della seta ‘ Cettina Giallombardo ha ospitato lo scrittore Franco Blandi per parlare di una vicenda realmente accaduta, quella di Francesca Serio, madre del sindacalista Salvatore Carnevale che dopo la sua uccisione da parte della mafia, ha lottato strenuamente per ottenere giustizia e verità.
Tutto questo è narrato appunto nel libro ” Francesca Serio – La madre in cui, oltre a questo fatto molto triste della storia del nostro territorio, si evidenzia anche la situazione precaria in cui versava una buona parte della popolazione contadina nel secolo scorso.
All’incontro era presente anche Salvatore Granata che ha contribuito alla riflessione generale su questi argomenti.
Dopo aver messo in evidenza il ventaglio di attività a cui si dedica lo scrittore (fotografia, cinema, teatro, discipline informatiche e tecnologie multimediali, formazione ecc.) e dopo aver presentato alcuni suoi lavori precedenti come Appuntamento a La Goulette, una storia di migrazione anomala quella dei 150.000 italiani che dalla metà dell’800 si trasferirono in Tunisia dando vita ad una fervente comunità che contribuì, in armonia con la popolazione locale allo sviluppo sociale e culturale del paese. Ancora oggi i siciliani vengono ricordati nel quartiere chiamato Petite Sicile.
Il libro su Vittorio De Seta, uno tra i più grandi documentaristi siciliani definito da Vincenzo Consolo “il poeta della verità”.
E ancora Interior of Sicily, un percorso di osservazione durato 2 anni lungo la strada Statale 120 che da Cesarò arriva a Troina. Le immagini fotografiche e le riprese video documentano le variazioni del paesaggio agrario e naturale con il passare dei giorni, delle settimane, dei mesi. Descrivendo i luoghi e le emozioni che lo hanno accompagnato l’autore invita il lettore ad una conoscenza più attenta del territorio.
Come dice Fernando Pessoa “Il paesaggio che vediamo è ciò che siamo”. Da qui un invito alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente. Passando poi al testo da presentare, con il suo racconto sulla difficile ricerca dei documenti, delle fonti, delle testimonianze sia a Galati Mamertino (paese Natale di Francesca) sia a Sciara nel palermitano, (luogo in cui tutta la sua famiglia si era trasferita alla ricerca di un lavoro nei feudi della principessa Notarbartolo), Franco Blandi ha entusiasmato e catturato l’attenzione di una platea che in religioso silenzio si è lasciata affascinare per circa un’ora e trenta. È stata evidenziata, in particolare la forza e la tenerezza di questa madre nei confronti di quel figlio che era tutto il suo mondo.
Commovente la visione di un filmato originale in cui si vede Francesca (con lo scialle nero in testa che non ha mai tolto in segno di lutto) parlare del figlio, della sua vita, dei suoi pensieri, delle sue preoccupazioni…
Bellissima l’immagine in cui il presidente Sandro Pertini, (avvocato nel processo contro gli assassini di Salvatore Carnevale) allunga la mano per accarezzare il volto di questa madre piangente con una dolcezza infinita.
Una serata di altissimo livello quindi grazie anche alla lettura di alcuni brani e all’ascolto delle magnifiche musiche eseguite dai Mandolini dei Nebrodi, cultori di antiche tradizioni musicali del nostro territorio (Calogero Emanuele, Daniela Giaimo, Nino Milia e Aurelio Indaimo che ha voluto rendere omaggio alla figura di questa grande donna, della quale in questi giorni ricorreva il 29 anniversario della morte, con la canzone “Vitti na crozza”.
L’esecuzione di un brano dedicato al maestro Ennio Morricone ha chiuso quest’incontro veramente speciale non senza aver prima ricordato il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta nel giorno della strage di Via D’Amelio il 19 luglio 1992.