Roberto Consalvi, il consulente incaricato di estrapolare e analizzare i dati di cellulare e tablet di Viviana Parisi a confronto con gli inquirenti. Le altre notizie.
“Quanto è stato ricavato sarà utile a imprimere una direzione alle indagini”
Questo ha dichiarato alla stampa il perito. Con ogni probabilità verrà analizzato anche il pc che si trova nella sala di registrazione di Venetico, dove lavoravano Viviana e suo marito Daniele.
Intanto stamani sono ripresi gli accertamenti sui frammenti ossei riconducibili al bambino, anche su quelli trovati recentemente e nel pomeriggio si terrà il sopralluogo nella galleria Pizzo Turda, sulla A20 all’interno della quale si è verificato l’incidente tra l’auto di Viviana Parisi e l’autocarro di una ditta di manutenzioni.
Saranno gli ingegneri Santi Mangano e Roberto Della Rovere, nominati dalla Procura di Patti a definire, dopo i riscontri sui luoghi, i segni della frenata, i riscontri testimoniali l’esatta dinamica dell’incidente, che in un primo tempo era stato definito di lieve entità per poi assumere altre dimensioni. I due periti si sono recati – stamani – nell’autocarrozzeria di Brolo dove si trovano i mezzi posti sotto sequestro, presente anche i periti nominato dalla famiglia Mondello e Paris, cioè Carmelo Costa e Giuseppe Manfredi.
E pare emergere che sul parabrezza dell’auto di Viviana Parisi di , a seguito degli accertamenti eseguiti col luminol dalla polizia Scientifica, non sono state trovate impronte attribuibili al piccolo Gioele.
A dirlo è l’avvocato Antonio Cozza, difensore della famiglia di Viviana Parisi: “Il nostro consulente dichiara che non sono state trovate impronte digitali del bambino” he continuando sottolinea “Le impronte papillari sono classificabili in tre categorie: le impronte digitali, palmari e plantari e dai rilievi effettuati dal nostro esperto , non sono impronte di Gioele. Ci sono altri tipi di impronte che dovranno essere analizzate ed attribuite”.