Ecco le prime parole del neo biancoblu, Giuseppe Costantino che, raggiunto telefonicamente, ha risposto ad alcune domande.
Benvenuto a Brolo Giuseppe!
Finalmente dopo cinque anni di corte serrata possiamo dire con certezza che farai parte dei leoni bianco-blu. “Come si dice, se sono rose…. fioriranno!
E, che fossero rose adesso possiamo effettivamente dirlo, perché sono fiorite.
A parte la battuta, sono molto contento di venire a Brolo, a far parte di un gruppo in cui ci sono Biagio Pasciuta e spero anche Marco Lotito, perché sono stati proprio loro a darmi l’ultima spinta, quella decisiva, per venire a Brolo, parlandomi bene della società, dell’ambiente e della passione sportiva che si respira da voi. Nella mia carriera non era mai successo di firmare per una società così presto.
Voglio dire, comunque, che lascio Sora con un tuffo al cuore; tre anni trascorsi sulle sponde del Liri non si dimenticano facilmente.
Ringrazio e saluto dirigenti, compagni, tifosi e tutti quelli che ho conosciuto anche fuori dall’ambiente sportivo. Il mio più grosso ringraziamento va però a Mario Scappaticcio.
E’ stato lui ad insegnarmi cosa vuol dire lavorare con umiltà, perseveranza, abnegazione ma, soprattutto, lavorare col gruppo.
Mario è stato un esempio per tutti, l’appellativo di Supermario gli calza proprio a pennello” Sempre da avversario, ma sempre leale e corretto.
Che ricordi hai di Brolo?
“Guarda, ti dirò con estrema franchezza. Quando venivo a Brolo per giocarci contro, sia in B2 che in B1, sia che si trattasse del Galatone o dello Squinzano, ma anche col Sora capoclassifica, avevo paura di perdere. L’entusiasmo, la passione sportiva che c’era e credo ci sia ancora a Brolo è simile a quella che ho potuto vivere nell’anno della promozione dalla B1 all’A2 a Sora.
I tifosi che stanno lì, a qualche metro da te, che ti incitano, che ti incoraggiano, mi fanno impazzire, mi esalto. Io sono un tipo esuberante, sanguigno, mi piace emozionarmi ed esultare dopo un punto realizzato, e sentire che la stessa emozione e la stessa mia passione la stanno vivendo anche fra il pubblico.
Credo che ciò farà piacere ai “leones ultras” di Brolo e spero di diventare uno dei loro beniamini. “
Conosci Lorenzoni?
“Si, lo conosco abbastanza bene, anche se non ho mai lavorato con lui. Me ne hanno parlato in maniera entusiasta molti amici, fra i quali in particolare Marco Lotito. So che è una persona competente, leale e che crede
fermamente nel “gruppo” ed io, su questo, sono in piena sintonia. Il gruppo, l’amicizia ed i rapporti con i compagni, sono i fattori che ti fanno fare strada,ti fanno fare il salto di qualità, oltre al lavoro, che come sempre paga. Se vinci una gara tirata per un muro in più, non è un caso. Vuol dire che quel muro in più lo hai costruito con ore ed ore di allenamento.”
Immagino che sei a conoscenza dei programmi e degli obbiettivi societari…
“ Guarda, è inutile nasconderci dietro un dito. Io vengo a Brolo per vincere il campionato! Non mi piace fare l’ipocrita e dire che voglio fare un buon campionato etc…, etc….
Io vengo per vincere. Poi, naturalmente, non giochiamo da soli. E’ chiaro che ci sono altre quadre che si stanno attrezzando, come sta facendo Brolo. Alla fine del campionato si vedrà!
Chi ha lavorato meglio avrà la soddisfazione più grande!”
Non so se ne hai avuto contezza, ma a Brolo, dopo l’annuncio del tuo arrivo si è scatenato l’entusiasmo. Fioccano le richieste di amicizia su fb…
”Naturalmente mi fa molto piacere. Non vedo l’ora di cominciare, ho molto entusiasmo e credo che a Brolo mi troverò bene. Approfitto della tua telefonata per salutare tutta la cittadinanza e gli sportivi di Brolo, il Presidente Salvo Messina che ha fortissimamente voluto che il prossimo anno indossassi la casacca bianco-blu e chiudo dicendo: Forza Brolo, crediamoci tutti insieme!”
Marcello Princiotta – addetto stampa Ciesse Volley Brolo