E’ vero che la Ciesse Volley Brolo è la squadra da battere, che è un compagine davvero forte e temibile, ma è anche vero che gli avversari di ieri non erano da meno, e che il campionato, come in tanti avevano detto è davvero strano e imprevedibile.
Ma di questo parleremo dopo,.
Di fatto nel clan biancoceleste la vittoria era attesa, ci speravano tutti e per tanti motivi.
Vincere ieri, in casa, era necessario, opportunamente necessario.
Per dare sostegno al morale della squadra;
Per dare sostegno al pubblico che ieri è stato fantastico e che non ha “mollato” un attimo di sostenere il team in campo che poteva “perdersi” dopo il primo set perso sotto i colpi di una squadra avversaria quotata per i vertici della classifica, veloce, dotata di buone individualità e buona tecnica e sopratutto motivata a vincere a Brolo.
Bisogna vincere per mantenere l’unità della squadra e far pace con i “leones” ancora scioccati della sconfitta all’esordio.
Certo per i puristi del volley ieri la prestazione della squadra brolese è stata altalenante, qualche pedina importante della squadra è entrata in partita lentamente, ma alla fine il risultato – meritato – premia, dà respiro, permette di avere tempo, senza fiato sul collo, per rivedere schemi e tatticismi.
Il Brolo, apparso per certi versi prevedibile in fase di attacco, quasi un rituale provato mille volte per costruire l’azione di penetrazione, alla fine ha fatto venire, come un buon diesel, il suo cuore e finalmente Alessandro Lorenzoni ha sorriso, sciogliendo nell’abbraccio con il presidente Salvo Messina, a fine gara, ed il “cinque” i suoi ragazzi intorno soddisfatti, le paure della vigilia.
Nuzzo ha fatto punti preziosi, tutto suo il secondo set, forse quello più importante per il morale e l’andamento della partita rimessasi in asse.
La squadra ha saputo mostrare i muscoli, l’ha fatto con pudore, mentre era ancora sotto il colpo della sconfitta, senza attenuanti del primo set, ma ha anche sentito il calore dei suoi tifosi, c’era bella gente, in un palazzetto già troppo stretto, ed alla fine l’applauso collettivo, a fine gara, con la vittoria in tasca è stato liberatorio, come la maglietta indossata (uguale e scaramantica utilizzata da qualche dirigente).
Una vittoria quella maturata ai danni del Pineto, che va via da Brolo con il rispetto sportivo che merita, è di quelle che sconfiggono paure e spettri… ed il già detto entusiasmo del fine gara è andato oltre quello della vittoria; infatti era zeppo di fiducia per il futuro, quella che ci vuole per una squadra che ha bisogno “di sbloccarsi”, e, così si dice, questo si può fare solo vincendo.
Innanziti tutto tra le mura amiche ed in casa la Volley Brolo è una squadra che non deve mai perdere.
Non può permetterselo anche perche questo è un campionato apertissimo, dove squadre come il Potenza perdono inspiegabilmente a Casandrino, e l’Ugento, è accaduto otto giorni fa, mata di brutto il Brolo.
Quindi è importante trovare immediatamente una propria identità psicofisica, ed il Brolo sembra abbia imboccato questa strada sorretto dal suo pubblico che di ieri è stato fantastico, ed ha contribuito al successo, e certamente sarà determinante in tutte le prossime partite casalinghe.
Un pubblico che ha anche con simpatia rivisto l’ex di turno, Marco Cittadino.