Rotterdam 1 Ottobre 2015– Se la vittoria contro la Croazia nel match di ieri ci aveva restituito certezze e convinzione, nel match odierno contro un avversario di grandissimo livello come la Russia, sfuma il sogno europeo dell’Ital Volley in rosa in questa 29a edizione dei campionati europei di volley, contro un avversario di grandissimo livello come la Russia.
Per la seconda edizione consecutiva sono fatali i quarti di finale all’Ital volley rosa agli Europei di volley: due anni fa in Svizzera, è stata la Serbia ad escluderci dalla zona medaglie.
Il tre a uno finale, con parziali di 30–28, 20–25, 25–23, 25–20, scaturito al termine di oltre due ore di gioco, lascia l’amaro in bocca a Leo Lo Bianco e compagne anche perché, che soprattutto nei primi tre parziali hanno dato l’impressione di poter piegare la resistenza delle campionesse olimpiche in carica.
A fare la differenza sono stati i finali di parziale, nei quali le russe si sono dimostrate più fredde, trovando sempre il break decisivo. Migliori marcatrici dell’Italia sono state Lucia Bosetti (17 p. con 4 muri) e Cristina Chirichella 17 punti, 8 dei quali realizzati a muro. Convincente anche la prestazione di Martina Guiggi (12 p. con 6 muri) e di Antonella Del Core, entrata a partita in corso (11 punti). Nel match odierno il ct azzurro ha schierato nello starting six Eleonora Lo Bianco in diagonale con Valentina Diouf, schiacciatori ricettori Caterina e Lucia Bosetti, al centro Martina Guiggi e Cristina Chirichella, con Monica De Gennaro nel ruolo di libero.
Il tecnico russo Yury Marichev, invece, si affida al classico sestetto con Kosianenko in cabina di regia in diagonale con Goncharova-Obmochaeva, la centro Fetisova e Zaryazhko, laterali Kosheleva e Pasynkova e Malova libero.
Grandissimo rammarico per il primo set perso 30–28: la squadra di Marco Bonitta parte molto bene e si porta avanti di due punti al primo time out tecnico (6–8). Anche al rientro sono le ragazze di Bonitta che premono sull’acceleratore e si portano sul 11–16. A questo punto tornano in partita le russe grazie al loro muro alto e granitico (16-16). Guiggi e compagne non si lasciano intimidire dalla prepotente rimonta, si gioca punto a punto fino al 24–22 per le campionesse in carica della Russia. L’Italia ha la forza di annullare i primi due set point (24–24), a questo punto Bonitta cambia la palleggiatrice: entra Malinov per Lo Bianco.
In campo regna la confusione: l’Italia protesta per un punto concesso alla Russia sul set point a favore con la palla che era stata difesa da Bosetti ma che l’arbitro giudica a terra. Le azzurre si innervosiscono e dopo aver annullato 5 set point cedono al sesto: il set va alla Russia col punteggio di 30–28.
Come se non fosse successo nulla, le azzurre rientrano in campo con la capitana Antonella Del Core (alla sua miglior partita in questo europeo) in sestetto al posto di Caterina Bosetti e con Eleonora Lo Bianco che riprende il posto in palleggio. Le azzurre alzano il livello degli attacchi ma soprattutto del muro: Cristina Chirichella e Martina Guiggi sono superlative sotto rete: al secondo time out tecnico l’Italia è avanti 8–16. Al rientro in campo le russe provano a tornare in partita ma lo svantaggio è troppo ampio: Valentina Diouf mette giù il primo dei quattro set– point a disposizione e regala all’Italia il secondo parziale che finisce 20–25.
Esattamente come avvenuto nel primo, grandi rimpianti anche nel terzo parziale, quello che in pratica ha spostato gli equilibri della contesa in favore russe, che ritrovano il un servizio penetrante ed efficacia a muro portandosi fino al 10–5. Con il carattere, la classe e l’organizzazione le azzurre ritornano in partita e si portano addirittura in vantaggio di un punto al secondo time –out tecnico (15–16). Da questo momento si gioca punto a punto. L’Italia prende un piccolo break di vantaggio sul 19–21 ma il ritorno delle russe è prepotente (23–23). Un muro imperioso di Zaryazhko su Cristina Chirichella e un ace di Koshaleva regalano il definitivo 25–23 alla Russia.
Nel quarto e decisivo parziale a Goncharova e compagne portano meglio anche nel quarto set, prendendo un buon margine sulle azzurre (14–9 e poi 16 –12). Con le spalle al muro l’Italia anche questa volta ha reagito con cuore e orgoglio, riaprendo le sorti del set (20–19). Nel momento decisivo, le campionesse in carica fanno valere la maggiore esperienza e la maggiore abitudine a giocare partite così importanti. Il set finisce 25–20 per la Russia che si qualifica con pieno merito in semifinale dove affronterà la Serbia che ha sconfitto per tre set a uno il Belgio.
La centrale pisana Martina Guiggi insieme alla sua compagna di reparto Cristina Chirichella tra le migliori azzurre in questo europeo ci ha confidato: «Oggi abbiamo disputato una bella gara, ma purtroppo non è bastato. La Russia è una delle migliori formazioni al mondo e lo ha dimostrato, ma a noi è mancato veramente poco, perché in tutti i set siamo state lì ad un passo da loro. Rispetto alla sfida con L’olanda si è vista completamente un’altra Italia, più decisa e battagliera che non ha mai mollato. L’Europeo ha dimostrato di essere una competizione sempre difficilissima, all’interno della quale non si può sottovalutare nessuna squadra e si deve dare sempre il massimo. Queste partite sono convinta ci saranno molto utili per preparare al meglio la qualificazione olimpica».
Il libero tascabile partenopeo mette in risalto la forza delle avversarie: «La Russia è un’ottima squadra che dispone sia di un eccellente attacco che di un eccellente muro, peccato, perché nonostante la loro forza, noi siamo sempre rimaste a contatto. Nel primo e terzo set non siamo riuscite a concretizzare alcune buone chances e questo è il rammarico più grande. Penso che il nostro sia stato un torneo altalenante, non come ci aspettavamo, ma ce ne andiamo dopo due buone prestazioni, nelle quali si è vista la nostra voglia di reagire. Da qui dobbiamo ripartire per il torneo pre-olimpico di gennaio».
Il tecnico azzurro Marco Bonitta è più realista del re: «In questo momento c’è grande tristezza, perché lasciare così l’Europeo fa male. Allo stesso tempo devo dire che abbandoniamo la competizione con la consapevolezza di aver dato il massimo. La squadra sin da stamattina era molto convinta, attenta e penso che lo abbia dimostrato. Purtroppo sia nel primo che nel terzo set abbiamo sprecato diverse occasioni che avrebbero potuto far girare la partita. Le ragazze, comunque, hanno dato tutto e credo che anche la gente a casa l’abbia visto».
Il ct campione del Mondo a Berlino 2002 alla conclusione di questo Europeo è consapevole che il bicchiere è mezzo vuoto: « Facendo un’analisi complessiva dell’Europeo, bisogna ammettere che il bilancio non è stato positivo, perché non entrando tra le prime quattro, non possiamo lottare per qualcosa di importante. Ci sono ovviamente delle cose che sono andate bene e altre invece meno, però adesso è troppo presto per trarre tutte le conclusioni. Si chiude questo capitolo Europeo e adesso aspettiamo di vedere come cambierà il ranking europeo e quali saranno i gironi del torneo pre-olimpico di Ankara, che rimane il nostro grande obiettivo».
Russia vs Italia 3–1
Parziali: 30–28/ 20–25/ 25–23/ 25–20/
Russia: Kosianenko 1, Goncharova-Obmochaeva 18, Zaryazhko 13, Fetisova 13, Pasinkova 3, Koshaleva 24, Malova (L); Ilchenko 3, Starteseva, Malykh 1, Lyubushkina n.e., Shcherban n.e., Orlova n.e., Kuzyakina (L2) n.e.. Allenatore: Yury Marichev 7
Italia: Lo Bianco 1, Diouf 9, Guiggi 12, Chirichella 17, C. Bosetti 4, L. Bosetti 17, De Gennaro (L); Centoni 9, Malinov, Del Core cap. 11, Tirozzi, Sorokaite n.e., Arrighetti n.e., Sansonna (L2) n.e.. Allenatore: Marco Bonitta 6
Arbitri: Huhtaniska Ahti (Finlandia) 5,5 e Blyaert Geert (Belgio) 5,5
Note– Spettatori: 3200. Durata set: 42’/ 30’/ 33’/30’/. Totale: 135 minuti;
Russia: 6 aces e 7 errori in battuta, muri vincenti 20, errori 16 punti realizzati 78.
Italia: 6 aces e 9 errori in battuta, muri vincenti 19, errori 25, punti realizzati 80.
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