Sofia (Bulgaria), 18 Ottobre 2015– C’è grande entusiasmo nel clan azzurro per questo risultato, raggiunto con sudore e sacrificio, dopo l’argento in World Cup e soprattutto la qualificazione olimpica a Rio de Janieiro. Gian Lorenzo Blengini, head coach d’Italia, aveva gli occhi lucidi nella conferenza stampa conclusiva: «Sono molto felice e molto soddisfatto perché, dopo ieri, non è stato facile. Volevamo giocare per le medaglie d’oro tanto e siamo rimasti molto delusi dopo la perdita di ieri. E solo dopo 24 ore per giocare un’altra partita contro una squadra forte come la Bulgaria era davvero difficile. Ma oggi i miei giocatori erano molto buoni. Hanno giocato un match fantastico e ha fatto un ottimo lavoro. Questo è il migliore per un allenatore, per vedere come i suoi giocatori sono in lotta per ogni singolo pallone solo 24 ore dopo una perdita enorme. Sono felice con queste medaglie di bronzo».
Mattatore assoluto di questo successo è stato lo “zar” Ivan Zaytsev: «Siamo contenti. Volevamo dimostrare ancora una volta che il nostro orgoglio è grandissimo, abbiamo fatto una reazione dopo la delusione della partita di ieri e credo che si sia visto in campo. Andiamo a conquistare la medaglia di bronzo adesso, l’argento e la qualificazione a Rio con la Coppa del Mondo in un mese: siamo molto contenti. Sto cercando di raggiungere un livello medio di prestazione senza quei bassi che mi contraddistinguono: succedono ancora ma complessivamente sono contento. Dedico la medaglia a tutti noi che ci siamo ammazzati di lavoro dal 3 agosto di Cavalese fino a oggi. C’è fiducia e c’è voglia di lavorare insieme».
L’italo cubano Osmany Juantorena è abbastanza lucido nella sua analisi: «E’ stata una partita difficile, perché abbiamo perso la nostra semifinale contro la Slovenia ieri. È stata una partita molto importante per noi, così oggi abbiamo bisogno di recuperare e giocare contro il padrone di casa Bulgaria e questo incredibile folla. Ora tutti nel nostro team è felice perché siamo riusciti ad avere una vittoria fantastica e ha vinto le medaglie di bronzo».
Gli fa eco Matteo Lanza: «Ho sentito parlare troppo di delusione. Credo che nessuno avrebbe scommesso su una nostra medaglia dopo la qualificazione olimpica ottenuta in Giappone. L’abbiamo ottenuta con le poche energie rimaste. Tutti avrebbero firmato per questo podio e siamo riusciti a raggiungerlo con le ultime risorse rimaste. Penso che sia una medaglia conquistata con il cuore e con l’orgoglio. In futuro bisognerà fare più attenzione sui dettagli. Una grande vittoria da parte del gruppo».
Il talismano della difesa azzurra Massimo Colaci, è molto contento per la conquista di questa medaglia di bronzo: «Ieri siamo usciti dal campo un po’ arrabbiati, ed un po’ delusi perchè sapevamo di poter arrivare in fondo. Abbiamo ottenuto due piazzamenti importanti, un mese e mezzo fa nessuno ci avrebbe scommesso nulla su questi risultati. Adesso ci godiamo questo bronzo, perchè una medaglia europea è sempre una grande cosa».
Il capitano Simone Buti: «Salutiamo il Bira che è lui il vero capitano. Una bella soddisfazione. Siamo arrivati alla fine avendo dato davvero tutti. La Coppa del Mondo ci ha sfinito, siamo ripartiti e quello ha pesato. Siamo stati bravi contro 12000 persone che tifavano contro e abbiamo portato a casa la partita». Il compagno di reparto Matteo Piano aggiunge: «Ieri siamo stati feriti tutti molto. Oggi si vedeva negli occhi. L’umiltà che abbiamo avuto oggi nel ritrovarci. Nessuno ha buttato i remi in barca, nessuno ha accusato, siamo stati un buon esempio per noi stessi».
Plamen Konstantinov, head coach della Bulgaria riconosce i meriti degli azzurri: «Forse oggi i miei ragazzi hanno affrontato la partita non al meglio delle loro migliori condizioni fisiche o mentali. La più grande arma italiana di oggi, che ha fatto la differenza è stato il servizio. Hanno servito davvero bene. L’Italia ha meritato la vittoria». Chiude questa carrellata di interviste il capitano bulgaro Vladimir Nikolov: «Penso che abbiamo avuto un torneo perfetto. Sì, abbiamo perso le ultime due partite, ma non importa. Siamo un paese molto piccolo, senza un forte campionato nazionale. Durante il torneo sei dei nostri migliori giocatori, come Teodor Salparov, Todor Skrimov, Tsvetan Sokolov, Nikolay Nikolov, Andrey Zhekov e, naturalmente, Matey Kaziyski mancavano, che è un sacco. Quindi questo è un grande successo per noi – di essere al quarto posto in Europa. Abbiamo fatto un ottimo lavoro».
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