Carissssimi atleti di A maschile e femminile
State terminando i bagagli per andar via dalla vostra squadra che ha disputato l’ultimo campionato e quasi tutti voi avete percepito dal 10% al 40% degli ingaggi pattuiti. Fra qualche minuto, un simpatico dirigente, col sorriso da venditore di elettrodomesticichebussaallaporta, vi dirà che dovete stare tranquilli, che occorre firmiate la liberatoria (in cui è scritto che avete percepito il 70% degli emolumenti) per far si che la squadra, che lo faccia, oppure, che venda al paesello di fianco, si possa iscrivere senza pene, né burrasche amministrative, al prossimo fantastico campionato.
Cosa comporterà?
Ve lo dico io, che penso sempre male, che sono il praticante dell’avvocato del diavolo e che ho mangiato calciinculo a colazione: a dicembre, secondo legge, la società dovrà aver pagato il 100% del vostro meritatissimo stipendio.
Ciò, nella maggioranza (sono stato eufemistico…) dei casi, non accadrà, dunque, avrete firmato per il 70% che NON avete percepito ed il restante 30% cascherà nell’oblio dello sponsor non pagante di turno, del dirigente che è scappato con i soldi, oppure del collega arrivato a dicembre “cheluisichelihapresitutti!”.
Ergo, se la matematica non è un’opinione, avrete percepito, mediamente, 3 stipendi su 10, la squadra di cui avete fatto parte e per cui vi siete allenati 10 volte a settimana, ingurgitato aulin e voltaren come un vietnamita dopo le torture, e speso tempo della vostra vita che poteva portarvi un diploma o una licenza elementare (come nel mio caso), potrà giocherellare nel prossimo torneo con un punticino e mezzo di penalizzazione, una ammenda di 20 euro pagabili a rate o in buoni pasto, e così la storia si ripeterà nuovamente per altri colleghi, venuti da altre piazze, che avranno di certo la convinzione che a loro mai accadrà ciò che a voi, sciocchini, è accaduto.
Se avete un po’ d’amore per voi, ma soprattutto per questo sport che in Italia sta sfiorendo pian piano, non firmate documenti falsi e mendaci.
Abbiate il coraggio di dire la verità, non abbiate paura di mettervi contro “il sistema”.
Cosa accadrebbe se tutti ponessero condizioni vere e serie?
Cosa accadrebbe se le squadre femminili, alla gravidanza di un atleta, dessero comunque una parte dell’ingaggio?
Avete pensato a cosa succederebbe se le squadre che non pagano non avessero più nessun giocatore disposto ad andarci?
E se dopo 15 anni di carriera, ci fosse una sorta di TFR per ripagarci di ginocchia rotte e spalle perennemente doloranti?
Avete ragione, si starebbe meglio e non avremmo di che lamentarci…
Il praticante dell’avvocato del diavolo
Info: www.misonorottolostipendio.it