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VOLLEY PUBBLIEMME PIZZO – P3, un viaggio fin nel cuore del successo

– di Claudia Lentini

Pizzo Calabro 3 settembre 2010 – C’è una bell’energia a Pizzo Calabro che contagia all’arrivo, c’è tanta voglia di fare tra i ragazzi che collaborano con la loro squadra di volley, appassionati, giocatori, dirigenti, c’è un bel modo di vivere lo sport in questa piccola perla della Calabria. Tra entusiasmo, passione e sobria diligenza, abbiamo analizzato le 3 P, Pizzo, Pubbliemme, Pellegrino.

Sarà questo il segreto di Augusto Donato? Lo chiediamo al presidente operaio, quello vero però, all’uomo, al suo sorriso genuino.

AUGUSTO DANATO: Presidente Pubbliemme Volley Pizzo

Un giovane Presidente per una realtà emergente, la Pubbliemme Volley Pizzo. Chi è Augusto Donato?

Bella domanda.. sono un giovane appassionato, un neofita, due anni e mezzo fa sono entrato a far parte della società. Sono innanzitutto un operaio specializzato che lavora alla Callipo, non sono un imprenditore, due anni e mezzo fa con Claudio Caruso, il nostro direttore sportivo, abbiamo creduto in un progetto, quindi rilevato una società che non andava bene e siamo partiti. Lungo il cammino abbiamo anche trovato un amico che ci ha incoraggiato e dato una mano, l’onorevole Stillitani, (Francesco Antonio Stillitani, assessore regionale al lavoro, formazione professionale, famiglia e politiche sociali), quindi fondato questa bellissima realtà. Il nostro vanto è che in due anni di mia presidenza, due campionati vinti, 50 partite ufficiali disputate e 50 vittorie – non c’è due senza tre – speriamo, dipende da Cesare Pellegrino sennò lo uccido! scherzo ovviamente. Sono abbastanza tranquillo per come stanno andando le cose quest’anno, tengo, curo tantissimo l’immagine, per me i ragazzi devono essere perfetti, se noti, perfino nell’abbigliamento – in termini etici – principalmente. In due anni non abbiamo mai avuto richiami, anzi, l’unico ricevuto è stato a causa del mio nervosismo, i ragazzi hanno capito bene cosa desidero, anche i nuovi arrivati, gli abbiamo spiegato che l’immagine è una priorità, se sappiamo farci rispettare nessuno ci potrà mai dire o fare qualcosa. – Sei l’esempio del fatto che non bisogna essere necessariamente imprenditori, o possedere tanti soldi, per fare le cose bene, per essere a capo di uno staff che funzioni – secondo me bisogna lavorare – lavoro e passione – lavoro e passione, poi se illustri il progetto ad un imprenditore serio, che ci crede, com’è capitato a noi con la Pubbliemme Group, e se costoro vedono che dall’altra parte ci sono persone serie che mantengono ciò che dicono, che portano avanti il progetto, le cose funzionano, certamente non possiamo assicurargli la vittoria, ma il massimo possibile, ossia puntare ad essere una squadra competitiva che ben figuri – credibilità progettuale – è quello l’obiettivo – prova ne sia che adesso partecipi a campionati nazionali – già, proprio una bella cosa!

Parlami della società, storia, organigramma

La Nuova Volomen Pizzo ha rilevato una società che era in grosse difficoltà. Claudio Caruso ed io abbiamo lavorato tanto, pensa che nel primo campionato fatto in serie D, era il 20 settembre ed eravamo ancora in giro a .. cercare di capire cosa fare. Durante i primi sei mesi abbiamo fatto tutto noi, è difficile riottenere credibilità, quando ti bruci le persone stentano a riavvicinarsi, sei mesi di sofferenza, però avevamo allestito una buona squadra, 24 partite e 24 vittorie. Proprio una bellissima esperienza. Tanti i ragazzi di Pizzo che hanno contribuito alla grande unitamente a qualche atleta esperto che ha fatto la differenza. Marzo 2009 abbiano nominato a sorpresa presidente onorario l’on. Stillitani e da lì in poi è veramente partito tutto – avere credibilità aiuta – i risultati ci davano ragione, lui dall’esterno ci aiutava, consigliava, una sera poi gli ho presentato i ragazzi, eravamo la prima squadra di Pizzo, 16 o 17 partite giocate e tutte vinte, la credibilità era ormai acquisita, così la presidenza onoraria. L’anno successivo, campionato di serie C, il presidente ci ha messo in contatto con Domenico Maduri della Pubbliemme Group, da quel momento un sodalizio forte, nostro sponsor anche per questa stagione, speriamo continui così. – Com’è organizzata la società – la rappresento in qualità di presidente, Elia Panzarella vice presidente, responsabile marketing Maddalena Lo Schiavo, team manager Francesco Rigamitico Kekko – direttore sportivo Claudio Caruso, consiglieri Nicola Polverino ed Antonio Vacatelo, addetto stampa Emanuela Sorrentino. – Oltre la B2 maschile altri campionati? – La serie D femminile che seguiamo con un’altra società, la Volley G. Murat, presidente Maddalena Lo Schiavo, faremo sicuramente anche la Prima Divisione maschile perché abbiamo un bel gruppo, tutti ragazzi del ’96, ’97 e ’98, e quattro del ’93 molto interessanti – tutti giovanissimi – li segue Saverio Amerato, che affianca Cesare in B2. Saverio è molto bravo con i ragazzini, puntiamo su loro perché è vero, siamo una bella realtà di B2, però non ci sono giocatori di Pizzo in prima squadra. Contiamo quindi, tra qualche anno, di inserire anche giocatori di Pizzo – la prima squadra serve a far crescere i ragazzi locali – questo è il nostro obiettivo. – Campionati under? – faremo tutti i campionati under – quindi non solo quelli obbligatori – no, li faremo tutti. A San Nicola Da Crissa abbiamo aperto una scuola d’addestramento, seguita da Claudio. – Main Sponsor Pubbliemme Group, altri sponsor? – Solo la Pubbliemme, Domenico Maduri vuole essere sponsor unico finché sarà possibile. Specifico che non riceviamo alcun contributo da enti, nessuna sovvenzione comunale, regionale, nessuna, solo lo sponsor. – Rapporto con i tifosi? – Ottimo, il primo anno d’attività un po’ di freddezza per via di quanto c’era stato prima di noi, lo scorso anno poi abbiamo registrato una maggiore presenza, magari durante le partire senza storia andavano via presto annoiati, ma in quelle più importanti il palazzetto era strapieno. Adesso ci fermano per strada e vogliono sapere tutto sulla squadra.

Come s’inserisce la Pubbliemme Volley nel contesto sociale Pizzo Calabro, come vive il paese questa bella realtà sportiva?

Quello che c’interessa di più e che stiamo ottenendo, è relativo ai ragazzini, il settore giovanile era a zero quando siamo arrivati noi, in due anni siamo riusciti a recuperare più di 100 ragazzi. Lavorare nel sociale è il nostro obiettivo, portare al campo i ragazzini aiuta oltre loro, anche i genitori – cento ragazzini nel vivaio in una realtà come Pizzo è una notizia. Quanti abitanti ha Pizzo? – 9.000 – tenuto conto poi delle realtà vollistiche viciniori, la serie A ed altre –  100 tra ragazzi e ragazze. – Il vostro contesto regionale ha numeri significativi inerenti al volley, c’è una storia, una tradizione importante, ma questo dato è sorprendente – Quasi il 60% dei ragazzi non paga nulla, andiamo incontro alle esigenze delle famiglie, l’importante è portarli in palestra e magari, prima o poi, verrà fuori un bel campione da Pizzo Calabro.

Programmi societari di breve periodo

Da qui ad un anno spero di vincere il campionato. – Programmi di lungo periodo? – Quando siamo partiti per me la B2 era un sogno ma anche un obiettivo. Adesso penso alla B1 – vuoi vincere il campionato, neanche play off, solo vincere. Lo riferirò a Cesare Pellegrino – Cesare lo sa, abbiamo messo su una squadra che punta a vincere il campionato, questo a prescindere dal primo, secondo o terzo posto, a prescindere dai play off che puoi vincere o meno. Sinceramente? Voglio vincerlo. Il presidente onorario parlando con Checco Defina, nostro veterano, ebbe a dire che su 2 campionati, 50 partite disputate e 50 vittorie ottenute, quest’anno gli concede solo 1 sconfitta. – non c’è due senza tre, siamo al terzo campionato – i ragazzi me lo dicono sempre, la prima sconfitta e poi… – quindi nel lungo periodo dove contate d’arrivare? – Non so, credo che la B1 per un paesino di 9.000 abitanti sia sinceramente il massimo, poi si dice che l’appetito vien mangiando.. arriviamo in B1 e poi si vede. – Magari un paio d’anni in B1 e poi programmare il salto – Lo scorso campionato abbiamo ragionato così, ottenuta la C, avevamo pensato ad una stagione d’assestamento in B2, eravamo una matricola inche in D, poi una matricola in C. Pensavamo ad un campionato tranquillo anche pochi mesi fa, da metà classifica, poi, parafrasando lo slogan, “la Pubbliemme è un gruppo vincente”, abbiamo messo su una squadra competitiva. Anche il prossimo sarà così, prima tranquilli, poi.. – il campionato di B1 è molto impegnativo, magari lì converrebbe.. però meglio non dire – Credimi, non so. – Quindi il sogno è arrivare a Callipo? – Un derby?! … spettacolare! Lavoro da Callipo.. certo però un derby.. – possiamo dire che il sogno è il derby? – magari in A2… non si sa mai.

Una giovane società che s’affaccia nel mondo delle grandi, quali sono i rapporti con la Fipav

Riesco ad avere un buon dialogo con la federazione, collaborazione anche in ordine pratico, è il caso della Coppa Italia, vale anche per le altre società con cui disputeremo la Coppa. Siamo disponibili verso tutti, se c’è un problema che possiamo risolvere siamo felici di collaborare – Madalena Lo Schiavo riveste la carica di vice presidente del comitato provinciale, quindi rapporti di collaborazione anche a livello provinciale e regionale – col regionale abbiamo concluso da poco l’operazione tappetino che ha coinvolto anche il nostro comune. Il nostro tappetino è stato utilizzato in occasione del Trofeo delle Regioni a Rossano, grazie al regionale l’abbiamo riscattato, è intatto, lo avevano utilizzato solo per quattro partite. Rapporti ottimi col regionale – c’è qualcosa che può essere migliorata in termini di politica dello sport od altro? – Sono tante le cose che si possono migliorare, specie nella provincia di Vibo Valentia, vedi arbitri – non è poco – ed anche a livello di comitato di Vibo Valentia. Stiamo pensando di fare i campionati provinciali dei ragazzi col comitato di Catanzaro perché Vibo non organizza granché, tre, quattro partite e nulla di più – la federazione provinciale non riesce ad organizzare campionati per i ragazzi? – no, ed è per questo che stiamo valutando uno spostamento a Catanzaro. Lo scorso hanno non si è fatta neanche la Prima Divisione maschile, avevamo un bel gruppo di giovani che ha aspettato fino alla fine, non si è riusciti a trovare quattro squadre per organizzare quel campionato. Abbiamo fatto delle proposte, ma sembrerebbero essere cadute nel vuoto – cogli l’occasione di quest’intervista per suggerire al presidente del Comitato Provinciale di Vibo Valentia due o tre cose che ritieni utili – Lavorare. Organizzare i campionati provinciali. – Sarebbe un buon inizio –  

Settore giovanile, certamente una risorsa, poche società però ci credono veramente al di là di quanto imposto dal regolamento

Fatto salvo quanto già detto, posso aggiungere che investiamo nel settore giovanile risorse economiche ed umane – hai anche una squadra in B2 maschile ed una in serie D femminile – un impegno serio. – Staff tecnico? – Saverio Amerato è il responsabile di settore e verrà affiancato da due aiuti. – Intendi potenziare, strutturare meglio nel tempo questo ambito? – E’ il progetto di cui ti parlavo, che segue Claudio Caruso. Una scuola volley, quella di San Nicola opera già, quest’anno ne apriremo un’altra – intendete aprire nel tempo una serie di realtà decentrate che confluiscono su Pizzo, nella Publiemme – è il nostro progetto, in parte già realizzato e funzionante.

Serie D femminile. Posto che la prima squadra ruba l’attenzione e le energie societarie, Augusto Donato ha un progetto “rosa” per la Pubbliemme?

Anche lì stiamo allestendo una squadra competitiva per vincere il campionato. Vogliamo realizzare al femminile ciò che è stato fatto con la maschile – Coach Saverio Amerato, come Cesare Pellegrino nella maschile, ha mandato di vincere il campionato – esattamente. – Sei un presidente decisamente esigente – Stiamo mettendo su una squadra che possa competere. Due anni fa le ragazze hanno vinto il campionato di Prima Divisione – adesso la D – lo scorso anno ci siamo ripromessi di aspettare, volevamo veder crescere questo gruppo di ragazze, per lo più sedicenni e due più esperte. Proprio una bella squadra, tanta sofferenza per la salvezza raggiunta poi nell’ultima partita, ma proprio un bel gruppo. Quest’anno ci siamo detti: facciamo al femminile ciò che è stato fatto al maschile. La serie D non costa tantissimo, certamente molto meno del campionato di B2 maschile, ci siamo detti: proviamo a fare. E’ una bella squadra, lunedì inizia la preparazione, ne riparleremo a giugno.- Quali sono le risorse umane del territorio al femminile? – A livello femminile poche – va creato un movimento – sì. – Come incide nel tessuto sociale napitino una squadra femminile di pallavolo?–  adesso incide poco, ci stiamo lavorando.

Campionato di serie C maschile archiviato con lode, nessuna gara persa

Lo scorso anno è stato bellissimo! – ti brillano gli occhi – Due campionati di seguito vinti senza alcuna sconfitta, 50 partite, cinquanta vittorie, molti ragazzi locali, un solo rammarico, la Coppa Calabria, senza opposto però perché Ferraiolo era infortunato, combattuta, ma persa. Come ho detto a Cesare, speriamo di rifarci con la Coppa Italia quest’anno – vuoi vincere pure la Coppa Italia – mi piacerebbe molto. – Lo scorso anno è stato troppo facile oppure una continua sorpresa domenica dopo domenica? – Quando ho visto la squadra mi son detto: quest’anno sarà grandioso.. però il timore c’era, altre due squadre potevano ambire allo stesso risultato – anche una componente invalutabile, ossia la fortuna, a meno che tu non abbia un’arma segreta – la paura c’è sempre, il segreto del successo era proprio quel gruppo, per tutte e due gli anni il gruppo, ripeto sempre ai ragazzi d’essere uniti, di crederci. Anche la stampa locale all’inizio non ci dava credito, non parlava di Pizzo, poi ha cambiato opinione, abbiamo preso l’abitudine a stare zitti fino alla fine, le risposte si danno alla fine – Che ti  è rimasto dentro di quella bella esperienza? – Se ci penso ancora adesso.. è stato un anno fantastico! Parti sempre da un interrogativo ossia se riesci a ripeterti, la scorsa stagione abbiamo anche cambiato allenatore, chi lasciava mi disse che vincere è bello, ripetersi è difficile… ci siamo riusciti alla grande!! Vedremo cosa farà Cesare. – Cosa dimenticare, cancellare o semplicemente correggere? – Tengo tutto, sia le cose belle che quelle brutte alla fine ti fanno vincere. – Hai corretto qualcosa? – molto a livello dirigenziale, ci siamo dati una struttura che lavora, lo scorso anno eravamo praticamente solo in due e non si poteva gestire la B2 così, poi abbiamo preso anche un addetto stampa Emanuela Sorrentino. Mi piace il rispetto dei ruoli, agisco così in società, sono il presidente ma Claudio Caruso è il Ds, sue quelle competenza, ad Emanuela i rapporti coi media in assoluta libertà, fermo restando il mio aiuto se è necessario. La squadra è stata scelta dal direttore sportivo e dall’allenatore, non mi sono intromesso in nulla, ho solo firmato i contratti, non gli ho detto prendete il tizio od il caio, credo che questo sia controproducente, il direttore sportivo opera per il bene della società, ha un ruolo tecnico, a lui il compito di parlare col mister, con la squadra, io ne resto fuori, ognuno ha il suo ruolo, è un rapporto di fiducia. L’unica cosa che tengo per me è la scelta del capitano, è la persona di raccordo tra me ed il resto della squadra, l’unico attraverso il quale parlo. – Avete un capitano in campo per via del regolamento ed uno di fatto – Checco Defina è il mio capitano, non può esserlo ufficilamente perché gioca a libero, poi c’è un capitano in campo scelto assieme a Casare Pellegrino che è Andrea Neri. Il gruppo è importante, se devo ridere e scherzare coi ragazzi lo faccio volentieri, però nei momenti di serietà è meglio parlare con uno solo che si sappia far rispettare nello spoiatoio, Checco è il veterano della squadra, un leader, un ragazzo serissimo, lo scorso anno è andata benissimo con lui, sarà così anche quest’anno. – Nei momenti di frizione un buon capitano può mediare e risolvere, ivi compreso chiedere al collega di scusarsi anche solo per un atteggiamento sbagliato, magari dettato dal nervosismo. Da quello si riparte per andare avanti – Può capitare anche a me di sbagliare, stressato dal lavoro, da tante cose, magari arrivo in palestra e mi metto a parlare durante una seduta d’allenamento, posso anche sbagliare a parlare, onde evitare malcontenti e per ciò che attiene le cose serie, è sempre meglio dialogare con un singolo che rappresenti le questione a tutti. Considero il mister ed il capitano come appartenenti alla società, ci rappresentano a tutti gli effetti.

Coppa Italia?

So che è difficilissimo, però mi piacerebbe vincerla. – Play off? – anche – finale? –  bellissimo.. meglio la finale.. più avanti si va e meglio è, parto dal presupposto che vincere è difficilissimo, vale anche per il campionato, però mi piace pensare in grande. Abbiamo messo su una bella squadra e ci stiamo lavorando ancora, il primo giorno che è arrivato Cesare ho visto che guardava il tappetino, ho notato il suo sguardo, così abbiamo fatto di tutto per accontentarlo, anche sul tappetino. Il nostro impegno è massimo, cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni di poter lavorare bene – il problema non è tanto vincere il campionato, ma fare comunque il massimo possibile per..  poi possono intervenire tanto fattori contrari ma se fai il massimo, ci sono tante possibilità di ottenere il risultato – La nostra disponibilità a fare è totale.

Parliamo della prima squadra incominciando dallo staff tecnico. Resta coach Saverio Amerato come secondo, in aggiunta per lui la responsabilità del settore giovanile e la D femminile. Un plauso per il buon lavoro svolto, la riconferma di una totale fiducia della società e la voglia di continuare a crescere insieme

Alla fine dello scorso campionato gli abbiamo proposto la guida della prima squadra perché lo meritava, Saverio però ci ha fatto notare che era più importante, indispensabile, fare un lavoro col settore giovanile, a lui piace tanto lavorare con i ragazzi, restava a nostra disposizione, ma riteneva d’esser più utile in quell’ambito. – Fermo restando il buon lavoro del ds Claudio Caruso, cosa ti ha convinto a scegliere Cesare Pellegrino come head coach? – Faccio un passo indietro. Claudio è da due campionati che mi parla di Cesare. Tre anni fa Claudio faceva parte della Pallavolo Pizzo, militavano nel campionato di serie C, si sono ritrovati a dicembre primi in classifica con Cesare Pellegrino allenatore, l’hanno esonerato e non si è mai capito perché, il presidente di quella società decise così – forse per problemi economici – forse, non so, resta il fatto che erano primi in classifica ed hanno esonerato l’allenatore. Cesare è sempre stato un pallino di Claudio. Mi hanno sempre parlato del mio coach, come una persona seria, preparata, molto pignolo, pensa, mi ha ripreso un paio di volte perché parlavo durante l’allenamento. Rispetto il suo lavoro, lui ha messo delle regole e quelle devono essere, nessuno si deve permettere di cambiarle nemmeno il presidente – sono regole dettate dall’esperienza che poi danni buoni frutti – rispetto i ruoli, con i ragazzi se la vede lui, ha stabilito delle regole e quelle devono essere, non mi permetterò mai d’interferire, non parlo con lui neanche del profilo tecnico, si è assunto la responsabilità della squadra. – Nella valutazione globale di un allenatore da ingaggiare, quanto conta l’uomo, quanto il suo curriculum? – Non conosco il curriculum di Cesare, so solo che lo scorso anno allenava a Reggio Calabria e nulla di più. – hai valutato l’uomo – L’ho incontrato, abbiamo parlato dieci minuti ed ho visto che è un personaggio. In quei dieci minuti siamo diventati amici, ci siamo detti tutto, è stata una cosa a pelle, mi è piaciuto subito. – Contratto annuale per il nuovo coach cui hai dato l’obiettivo di vincere il campionato e di andare avanti in Coppa quanto più possibile. Un bel carico di responsabilità che però dovete condividere – Certamente, sono a disposizione per tutto – società, allenatore e squadra sono elementi inscindibili – farò tutto ciò che posso e serve. Sinceramente?.. a me Cesare piace. – Prevedi od escludi a priori di condividere un lungo cammino col coach, al di là dei risultati che verranno? – Sotto il profilo professionale è senza dubbio preparatissimo, possiamo anche non vincere quest’anno, di certo sarà un bel campionato, se continua questo rapporto, se è intenzionato a trasferirsi qui, ne sarò felice.

Il roster. La Pubbliemme riconferma molti dei suoi atleti, (Francesco “Checco” Defina, Fabrizio Ferraiolo, Andrea D’Agostino, Marco Mafrica, Antonio Torcasio ed Antonio Mango) e gioca bene le sue carte sul mercato con Andrea Neri, Andrea Calabrò, Andrea Presta, Luca Ballico, Willy Kiosev, Giovanni Sacco e Vittorio Butera

Individuato l’allenatore, questi unitamente al ds ha scelto i giocatori, non mi sono mai intromesso, massima fiducia, poi si può sempre cambiare in corsa se è il caso, se andando avanti ci dovessimo render conto di poter migliorare qualcosa, senz’altro lo faremo. – Il tuo rapporto coi giocatori? – ottimo. – Quanto vale la tecnica, i risultati, quanto l’etica sportiva – L’etica è fondamentale. – C’è un giocatore che ti piacerebbe avere in squadra o va bene così? – Mi va bene così com’è, ripeto, se ci sarà bisogno d’intervenire lo faremo senz’altro.

Un messaggio agli appassionati, ai supportes, i tifosi della Pubbliemme

Mi auguro che il palazzetto sia sempre pieno, ma la cosa importante è tenere un comportamento corretto, dobbiamo far vedere a chi ci segue anche da fuori regione, la bella gente di Pizzo. Ci tengo personalmente, come società, ci tiene l’amministrazione comunale che ci segue, dobbiamo dare una bell’immagine di Pizzo, siamo la squadra del paese, siamo Pizzo. – vuoi un bel palazzetto, fatto d’appassionati, famiglie, giovani – una bella cartolina dalla Calabria.

Augusto Donato cosa desidera, sogna per se?

La B1. – questo come presidente ed appassionato, ma come uomo? – Domanda difficile – sei felice? – io si, non so se è felice mia moglie perché non mi vede mai, questo è il problema – glielo chiederò – Il problema è che lavoro e pallavolo mi occupano tantissimo tempo, ho due bimbi che vedo poco – è il rimorso di tutti i genitori – Se ti fermi un attimo a pensare ti rendi conto che forse stai trascurando gli affetti cari – ma condividi con loro questa passione – sì.. ma vorrei passare un po’ più di tempo insieme a loro.

Condividere una passione, un progetto.. anche questo è amare.

Buon lavoro Presidente!!

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