– di Claudia Lentini –
Serie B2 maschile, campionato avvincente come mai in passato, giunti all’ultima gara del girone d’andata, il vertice della classifica, così come la zona retrocessione, non riesce ancora a dare indicazioni certe di vittoria. Decisivo il calendario della Pubbliemme Pizzo, che propone fin dalle prime battute 5 gare importanti, un mese durissimo durante il quale la formazione napitina, attualmente seconda ad un punto dalla capolista Lauria, proverà a superare in volata le dirette concorrenti. “Ad un passo dall’impresa”, con lo sguardo rivolto alla B1, Cesare Pellegrino analizza lucidamente il percorso fin qui affrontato.
Cesare Pellegrino: Head Coach Volley Pubbliemme Group Pizzo
Bilancio del campionato
Il campionato di quest’anno è di un livello più alto rispetto alle passate stagioni, tanti i giocatori di serie superiore che hanno preferito scendere di categoria per via della crisi economica, ci sono veramente pochissime società sane sia in B1 che in B2, poche realtà con un bilancio tranquillo che ti consentono di lavorare con serenità. Il nostro girone è certamente quello più difficile, più competitivo, quattro, cinque squadre, lotteranno per il primo posto, poi ci sono campi difficili dove si può perdere, penso a Giarratana, a Vibo Valentia, formazioni che possono dare fastidio alle più ambiziose. Ci sarà poi la lotta per non retrocedere, nel girone di ritorno bisognerà stare molto attenti alle squadre di bassa classifica, vedi le formazioni messinesi, Catanzaro e Lagonegro – le squadre di seconda fascia sono poi veramente temibili – formazioni che dai piani d’inizio anno non dovevano essere fastidiose, poi il campionato c’ha dimostrato il contrario, che è difficile giocare ovunque specie contro le squadre di seconda fascia, dove nessuno ti regala niente, bisogna tenere la partita sempre al massimo altrimenti rischi di perdere i set, e le partite.
La posizione in classifica di Trapani, Ragusa e Tremestieri
Ragusa non è una sorpresa, Trapani lo è, una formazione costruita all’ultimo momento per via del ripescaggio, attrezzata con tanti giocatori di beach volley palermitani, con esperienza di B. Trapani ha realizzato, credo, sei 3 a 2, è una squadra molto difficile da affrontare, grintosa, singoli elementi ottimi per la categoria, stanno facendo un bel campionato, di valore e lo meritano.
La tua attuale posizione in classifica
Certamente non mi soddisfa, mi aspettavo di finire il girone d’andata in prima posizione, come già dichiarato, nella mia persona tabella di marcia mancano quattro punti, purtroppo tanti gli infortuni e la difficoltà d’aggregare una squadra tutta nuova con la responsabilità di vincere il campionato – dello scorso anno riconfermati D’Agostino, Ferraiuolo ed il libero Defina – è difficile, soprattutto per i palleggiatori, abituarsi al giusto tipo di palla da servire agli attaccanti, prima che tutto ingrani ci vogliono almeno tre, quattro mesi di lavoro. L’approccio è stato sicuramente positivo, certo abbiamo anche sbagliato, il rammarico più grosso è relativo alle partite di Paola e Lauria, perdere a Trapani ci poteva stare, anche se pure lì vincevamo per 2 a 0, però contro una squadra che ha fatto una buonissima partita dall’inizio alla fine, a Paola abbiamo sempre tenuto noi gioco in mano e quindi mi aspettavo, non dico di vincere 3 a 0, ma il 3 a 1 ci stava. Sono cose che serviranno per il girone di ritorno, consapevoli che se vogliamo vincere il campionato, non possiamo più sbagliare, soprattutto se vogliamo arrivare primi evitando i play off. Abbiamo una grossa responsabilità, tutti quanti, nessuno escluso.
Prime gare girone di ritorno
Ci aspetta un febbraio decisivo, nella prima giornata affronteremo Ragusa che sarà al completo, se vogliamo arrivare primi dobbiamo fare risultato, poi Trapani in casa e Tremestieri fuori che si sta riprendendo dopo il cambio in panchina. Tremestieri adesso è una squadra più aggressiva, di sicuro valore per l’organico che possiede, ha deluso nel girone d’andata perchè non ha dato tutto quello che poteva, adesso sembra che i ragazzi abbiano una marcia in più. Nella quinta giornata ospiteremo la Ge.Ki Paola, in definitiva, a febbraio si deciderà la prima posizione, a marzo il passaggio in prima istanza – Si può vincere il campionato in prima istanza con un solo punto – alla fine saranno episodi come perdere un set o un punto in casa, a decretare la vincente. Dico sempre che in casa dobbiamo giocare per i tre punti e cercare di fare risultato fuori contro i nostri diretti concorrenti, fino ad oggi abbiamo fatto il nostro dovere tranne che a Lauria. Ho fatto un po’ di conti, non perdendo punti in casa e facendo risultato nelle prime tre gare di febbraio, si può arrivare in testa alla classifica ed il distacco tra le prime tre o quattro, potrebbe essere di un solo punto.
Osservando la tua squadra nessun titolare, utilizzi tutti i giocatori
Ho dei punti fermi ed è normale che ci siano, poi ho 12 giocatori, tutti in grado d’entrare in campo, di giocare titolari, di gestire la partita. Con Presta infortunato, Andrea D’Agostino è stato all’altezza della situazione, lo ha sostituito egregiamente per almeno 5 o 6 partite, di questo gli rendo merito perché ha tenuto botta giocando dei buoni matches, lo stesso vale per Farraiuolo, anche se ha un gioco diverso rispetto a Neri, più tranquillo, meno veloce, quando è stato chiamato in causa ha giocato le sue partite. Non posso lamentarmi, ho una squadra attrezzata e coperta in tutti i ruoli tranne che per l’opposto. L’ultimo innesto, quello di Antonio Malluzzo, ha indiscutibilmente portato un maggiore tasso tecnico, eravamo una squadra più di forza che di tecnica, con Malluzzo il gap è diminuito di molto.
In campo anche un giovane in un ruolo importante, Mario Sacco
E’ il nostro libero under, che ho voluto in squadra perché lo conoscevo bene. Mario è molto bravo, possiede una tecnica di base molto valida e mi piace per questo, appartengo alla vecchia scuola, quella in cui s’insegnava a fare tutto e bene, le nuove regole hanno certamente stravolto la tecnica di base dei ricettori. Mario Sacco è dotato di un’ottima difesa in baker e di un bel palleggio, il ruolo di libero è molto difficile, particolare, Mario nonostante l’età, è del ’91, lo interpreta molto bene perché è grintoso nel chiamare i palloni, nel guidare la difesa, è il libero che deve girare la difesa, il muro, che deve parlare con i giocatori che sono a muro avanti, dire in quale situazione di muro devono stare, quale traiettoria a muro devono prendere e tenersi pronto fuori muro. Un ragazzo allegro, grintoso, ottimo il suo rapporto con i compagni di squadra, un giocatore che osservo con attenzione, in queste ultime partite è entrato ed ha fatto bene, spero quindi che continui così perché sicuramente mi può dare molto.
Altri giovani promettenti in questo campionato?
Oltre ai miei under, Mario Sacco e Vittorio Butera, segnalo due giovani promettenti della Callipo Sport, Ruggero Pacifico e Silvio Crigna.
Pacifico è una banda del ’94, (1,94 h), agonista, responsabile in campo, chiama i palloni, ha diversi buoni colpi in attacco, sia in diagonale che in parallela, paga forse un po’ in ricezione. Silvio Crigna è un centrale del ‘91, (1.97 h), legge bene a muro, sa valutare il gioco avversario ed è veloce negli spostamenti. Sicuramente ha grandi margini di miglioramento.
Soddisfatto del rendimento di squadra?
La squadra avrebbe potuto fare di più, alcuni elementi non hanno reso quanto potevano, non hanno dato ciò che prevedevo, avevo dei punti fermi da cui mi aspettavo di più e mi sono venuti a mancare in momenti determinanti di gara, però nel complesso sono contento perché, tra infortuni vari, Calabrò all’inizio della Coppa Italia ed è rimasto fuori per un po’, Giovanni Sacco si è dovuto fermare per qualche giornata, Presta, Defina, Neri.. sono cose che capitano, in linea di massima hanno fatto il loro dovere, metto la sufficienza a tutti per il momento, sei ad una squadra che però doveva fare otto. Credo sia mancata la cattiveria, la determinazione necessaria per chiudere le partite, ci sono stati dei set persi a 23 sempre ai vantaggi e li abbiamo persi male. Quando sei ai vantaggi e perdi, è perché manca quel qualcosa in più, quella cosa in più te la deve dare la cattiveria, la determinazione, la consapevolezza che devi vincere il campionato perché sei la squadra più forte. Stiamo lavorando anche su questo, l’esperienza fatta nel girone d’andata servirà anche sotto questo profilo.
L’inserimento di Antonio Maluzzo è completo?
Antonio non è ancora al top, è stato inserito da un mese e mezzo, certamente adesso sta molto meglio, è stato fermo sei mesi e per un giocatore di 34 anni non è facile arrivare alla condizione ottimale in breve tempo, però sta meglio, salta di più, da traiettorie diverse ai suoi attacchi rispetto a quand’è arrivato, l’ho inserito con tranquillità per metterlo a suo agio, inutile dire che ha già dimostrato il suo valore. Antonio mi può dare tanto, aiuta i ragazzi, da tranquillità alla squadra, il suo inserimento ha dato ordine – un giocatore d’equilibrio – tranquillità, ordine ed equilibrio.
A metà strada che tipo di lavoro stai svolgendo?
Con l’innesto di Malluzzo, il nostro gioco è cambiato, prima eravamo più lineari, i nostri attaccanti di riferimento erano Kiossev, Ballico e Giovanni Sacco, adesso il gioco è cambiato molto, sia in difesa che in attacco. Antonio è diventato il primo attaccante, parte sempre vicino al palleggiatore, stiamo cercando quindi di migliorare il gioco dalla seconda linea con Luca Ballico, accanto a lui c’è Velizar Kiossev, quest’ultimo può attaccare un certo tipo di palla da zona 6 e non dare così tutto il peso offensivo da seconda linea a Luca Ballico. – Un lavoro più raffinato sotto il profilo strategico – certamente, si toglie tutto il peso della seconda linea a Ballico in zona 1 e Kiossev in zona 6 può chiamarsi la pipe. Neri poi è in grado di girare un gioco veloce con i centrali, e qui abbiamo cercato soprattutto di migliorare la palla per Presta, con Calabrò c’era già affiatamento – diventa un gioco meno prevedibile – meno prevedibile, soprattutto sfruttando il gioco veloce, Neri in questo è maestro. Resta da migliorare la ricezione, il fondamentale che c’è più mancato nel girone d’andata.
La sconfitta che brucia di più
Quella rimediata a Paola, sulla carta eravamo le squadre più forti e volevo vincerla, abbiamo preso un punto. – Lì hai avuto la sensazione di poter vincere – proprio così, anche se perdere 25-23 tre set a Lauria, ti fa arrabbiare parecchio.
La gara che più ti ha soddisfatto
Sono due, in campionato contro Tremestieri, squadra di prima fascia con giocatori importanti. In quella partita mi sono ritrovato senza Giovanni Sacco, Presta e Defina fermi per infortunio. 3 a 0, la squadra ha avuto una reazione incredibile, Vittorio Butera, Mario Sacco, Andrea D’Agostino, sono stati i ragazzi della panchina a vincerla.
Sotto il profilo tecnico, contro una squadra forte, di valore, scelgo Foggia, la partita d’andata di Coppa Italia. Gara entusiasmante, tecnicamente superiore, ricca di colpi di scena, tanta poi la delusine nella gara di ritorno.
Andrea Neri.. il capitano!
Nonostante l’infortunio, a Foggia è rimasto in campo, in una partita importantissima, questa è la dimostrazione nei fatti del suo attaccamento alla squadra, alla società, all’allenatore e, credimi, non avevo dubbi. Per queste sue qualità umane, oltre che per la bravura, l’ho voluto a Pizzo, penso che possa farci fare il salto di qualità. Non si tira mai indietro, da tranquillità alla squadra e qualità al gioco, certamente ha sbagliato anche lui delle partite, dei set, ma quando lo chiami è pronto, sempre a disposizione, una persona che stimo come uomo, al di là della pallavolo, molto aprrezzato anche dalla società.
Potendo scegliere cosa vorresti ancora?
Spero che la società e lo sponsor, stiano sempre vicino alla squadra, per vincere un campionato c’è bisogno di tutto, di tutti, fin’ora non è mancato nulla. Siamo ad un passo dal compiere una grande impresa, adesso più che mai voglio che stiano vicini a me ed ai miei ragazzi – domenica avevi in panchina il Presidente – mi auguro che si ripeta, porta bene, da sicurezza ai giocatori, un gesto simbolico di vicinanza in un momento non facile, venivamo dalla sconfitta di Lauria. Quello di Augusto Donato è stato un segnale forte, molto apprezzato da me e da tutti i ragazzi. Personalmente darò un contributo maggiore alla squadra, tutto quello che sarà possibile fare, voglio vincere il campionato e ci metterò tutto me stesso.