VUOTI – Angela Fogliani e la sua “stimolante utopia” di credere sempre nei giovani
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VUOTI – Angela Fogliani e la sua “stimolante utopia” di credere sempre nei giovani

Ha lottato sino alla fine, credendo con ottimismo di vincere anche questa battaglia. Lascia a tutti il suo sorriso, la sua ferrea volontà e un’eredità incredibile fatta di determinazione e successi. Da funzionaria comunale ad amica, da presidente di tanti seggi elettorali a sindacalista, da mamma ad “emancipatrice sociale” per diverse generazioni di giovani nebroidei, tramite la sua attività a favore degli interscambi giovanili in tutt’europa.

domani i funerali a Sinagra

Così la notizia è arrivata all’improvviso. Quella, che pur messa in conto, non pensavi sarebbe arrivata mai.

Lei non aveva fatto mistero della malattia. Ne parlava, anche se a tratti faticosamente, con naturalezza. Un percorso difficile che aveva affrontato con ottimismo, lo stesso con il quale aveva affrontato le vicende della sua vita, fatta da mille primavere.

Era andata andata in pensione nel 2017, ma di fatto non si era mai fermata un attimo… Sempre in corsa verso altre tappe, verso altre avventure, alzando sempre l’asticella in stagioni zeppe di impegni e di successi, creando spazi e occasione per il “futuro” di tanti giovani. Un impegno questo che viveva quasi come una missione.

E parlare di lei non si può fare a meno che partire proprio da quest’impegno.

Brolo la vide protagonista di questa iniziale avventura. Infatti grazie a lei, il paese, fu tra i primi comuni a sviluppare attraverso lo sportello dell’Eurodesk –  la sua grande intuizione – una rete di informazione, orientamento, consulenza, progettazione sulle opportunità offerte dai programmi istituiti, pensati, e finanziati dalla commissione europea  “gioventù in azione”. Quelli tesi a promuovere la mobilità (entro e oltre i confini dell’ue), l’apprendimento non formale e il dialogo interculturale.

Angela Fogliani, partì da questo, e divenne una grande ambasciatrice dell’emancipazione socio-culturale giovanile nebroidea in Europa. Quella fatta da scambi, confronti, dibattiti, gesti, amicizie e conoscenze.

Attiva nei progetti europei di mobilità per l’apprendimento: gioventù in azione, leonardo da vinci, grundtwig, erasmus+,  con la sua “Sikanie”  mise in movimento migliaia di giovani, favorendo accoglienza e viaggi, (in parole povere un centinaio di progetti). Più di 1.000 giovani ” in movimento” anche con progetti di servizio volontario europeo o come l’Erasmus vet con il coinvolgimento di tanti istituti professionali alberghieri.

Lei  è stata componente del team di progettazione e coordinamento in diversi progetti del programma “europa per i cittadini” e da tutti gli era riconosciuta competenza e affidabilità

Un’azione di emancipazione culturale, sociale, trasversale.

Una macchina di guerra la sua intensa attività che riverserà i suoi frutti anche nei prossimi decenni.

Ecco perchè, anche attraverso questa grande eredità, Angela deve essere ricordata.

Anche per questo

Angela Fogliani, arrivò al comune di Brolo marzo del 1998, sindacalista, attenta osservatrice e conoscitrice della macchina burocratica degli enti locali, si conquisto spazio e ruoli in segreteria, all’ufficio personale, ma fu anche il periodo della grande collaborazione con l’Ufficio Turistico, la Biblioteca Multimediale, ed in quello che era un progetto di staff dell’allora sindaco Salvo Messina, tra soddisfazioni e successi trovando anche il tempo di recitare sul set di Italo Zeus.

Si integrò subito a Brolo, di fatto divenne Cittadina brolese.

Amava guardarsi intorno, parlar di politica, dire sempre la sua.

Fu anche Segretario Regionale  organizzativo della federazione del pubblico impiego della Cisl dal 1988 al 2008, la prima donna a ricoprire quel ruolo. Poi vennero gli incarichi alle segreteria provinciale sempre della Cisl, federazione del pubblico impiego e quello di segretario confederale Cisl – distretto di Patti – dal 2006 al 2008 ed è stata componente del gruppo piano di zona distretto socio- sanitario di Patti dal 2005 al 2007.

Ambiziosa quanto basta ha rappresentato e tutelato, non solo nel sindacato, la parte debole della classe dei travet non rimandando mai a domani quello che poteva fare nel suo oggi lavorativo, dove si avvicendavano affetti, amicizie, idee e sogni.

Amava sperimentarsi giorno dopo giorno, sempre disponibile e competente, e l’ha fatto sino all’ultimo

Mancherà.

Ora è il tempo di un saluto veloce, non formale, tenendo a bada emozioni e pensieri, come le piaceva – pubblicamente – fare.

Peccato non c’è stato il tempo di parlar di altro. Di lei oggi parlano i tantissimi post, costernati e addolorati, che punteggiano  i social.

I funerali a Sinagra, il suo paese, domani alle ore 16,00, nella Chiesa Madre

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3 Maggio 2023

Autore:

redazione


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