Categories: Cronaca Provinciale

WWF MILAZZO – Troppo “rispetto” per la Raffineria

Necessario per il WWF creare un grosso movimento d’opinione mentre il consiglio comunale di Milazzo riaffronta la questione dei risarcimenti dei danni.
Ecco il comunicato stampa del WWF Sicilia redatto da Giuseppe Falliti, Referente regionale aree industriali a rischio.

La raffineria di Milazzo ha continuato negli ultimi giorni a spandere effluvi non certo benefici ma nessuno ha preso finora provvedimenti. Lunedì sera per l’ennesima volta è stato inserito, tra gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Milazzo, la mozione per chiedere risarcimenti alla raffineria e, poichè è in corso la procedura AIA, riteniamo indispensabile creare un movimento d’opinione forte che eserciti pressioni sul mondo politico-istituzionale perchè il territorio non venga ulteriormente danneggiato e penalizzato, dando finalmente l’avvio ad un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile.

 

E’ in corso la procedura  A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la Raffineria di Milazzo ma questo processo autorizzativo sembra viziato da troppe attenzioni riservate al colosso industriale (per consentire che la procedura abbia buon esito per la prosecuzione delle attività di raffinazione) e troppo poche nei confronti dei Cittadini della Valle del Mela che ne subiscono inquinamenti ed incidenti. Il ricatto occupazionale è l’arma principale che la Raffineria sta mettendo in campo per esercitare pressioni sull’opinione pubblica e lo dimostrano le frasi scellerate della componente sindacale che alcuni giorni fa ebbe a dichiarare che “si escludono gravi inquinamenti”, ma i Cittadini sanno bene che, una volta avviata la fase di trasformazione e smantellamento delle industrie pesanti, quei terreni e quelle risorse impiegate per fare andare avanti la Raffineria potrebbero portare energie alternative ben più cospicue ed a beneficio di tutta la collettività. Dal 1961 ad oggi la Raffineria ha prevalentemente e quasi esclusivamente contribuito al danno ambientale forse assicurando benessere a pochi imprenditori e politici compiacenti. La Legge dice che “Chi inquina paga” ma, nel momento in cui il sindaco di Milazzo non partecipa alle riunioni della Commissione ministeriale istruttoria Ippc che si occupa dell’A.I.A., dimostrerebbe solo il chiaro intento non di reprimere ma di premiare il colosso inquinatore! Le fumate nere e gli incidenti più o meno rilevanti sono praticamente ignorate da qualsiasi organismo politico-istituzionale al punto che la famosa “Mozione per chiedere risarcimenti alla Raffineria” viene ignorata dal Consiglio comunale di Milazzo rimandandola di seduta in seduta, forse consci del fatto che il “muro di gomma”, contro cui rimbalzano le accuse di attentare alla salute dei Cittadini, non è la Raffineria stessa ma quegli amministratori che usano e sfruttano i soldi delle industrie per foraggiare opere pubbliche inutili e, soprattutto, eventi totalmente insignificanti. E che dire della totale assenza dei “Piani di sicurezza esterni”? Persino la Prefettura di Messina ed il Comando dei Vigili del Fuoco ne sono al corrente perché ampiamente informati nel corso di un incontro sempre nell’ambito del Consiglio comunale di Milazzo. I Cittadini attendono un “Piano di Risanamento” del Comprensorio e non un rilancio dell’attività industriale, ma sembra che l’Inquinamento piaccia a chi ha preferito l’annullamento di finanziamenti (GURS n. 20 del 9/5/08) a favore dei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela per la realizzazione della “Rete di centraline per il monitoraggio dei fattori inquinanti”. Così come sembra che qualcuno abbia tirato un sospiro di sollievo dopo la cancellazione dell’Ufficio speciale alto rischio, non una voce di protesta da parte delle locali amministrazioni o un appello forte alla necessità di bonificare il Comprensorio! E cosa dire dei vari procedimenti giudiziari pendenti sulla Raffineria di Milazzo debitamente ignorati nel corso della procedura A.I.A?
I Cittadini del Comprensorio pagano i combustibili per le necessità quotidiane esattamente quanto si pagano in qualsiasi altra parte d’Italia ma nella Valle del Mela si paga lo scotto atroce di un costo troppo alto per la scadente e tragica qualità della vita! Ma i fumi e gli incidenti continuano…

 

Referente regionale aree industriali a rischio
Dr. Giuseppe Falliti

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