Zona Fabliaux – Antonio Artino, direttore d’orchestra
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Zona Fabliaux – Antonio Artino, direttore d’orchestra

Antonio Artino, direttore d’orchestra

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Cosa saresti voluto diventare da piccolo?

Calciatore o ingegnere meccanico… Da qui a musicista, il passo è lungo!

Quale piatto serviresti al tuo peggior nemico?

Una lasagna alla bolognese.

Perché?

Difficilmente provo dell’astio e preferisco evitare i miei nemici. Riconoscerli, aiuta.

Topolino o Paperino.

Paperino che picchia Gastone.

Un artista sopravvalutato?

Giovanni Allevi.

Il sottovalutato?

Elio (di Elio e le Storie Tese).

Se tu fossi un animale?

Un cavallo, per il senso di libertà che esprime.

Se fossi un frutto?

Una mela… bacata!

La donna che hai amato di più?

Boh…

Lo sport preferito?

Il calcio. Ma non disdegno il tennis.

Film?

Piano, solo!

Libro?

Il profeta.

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Claudio Abbado, che ammiro sia come uomo che come musicista.

Una definizione per Mozart?

Oltre ogni immaginazione.

Per Beethoven?

Trascinante come la sua musica. Passione pura.

Per Wagner?

Un grande musicista, ma umanamente uno stronzo.

Per Bach?

Costruttore di figure impossibili.

Il tuo allievo preferito?

Tutti.

Lo strumento che detesti?

Il violino suonato male.

Quello che adori?

L’orchestra.

Bianco e nero o a colori?

Nero.

La tua bugia più assurda?

Non me la ricordo.

A cosa rinunceresti delle cose che ami, se fossi obbligato a scegliere?

A niente: venderei l’anima al diavolo.

Una città dove vorresti perderti?

Praga… A dir la verità, a Praga mi sono già perso!

Cosa ne pensi di Berlusconi?

Non rispondo perché trovo che parlare di politica sia tempo perso.

L’ultima scazzottata?

Due anni fa stavo per dare un colpo di tromba a uno che pretendeva continuassimo a suonare con 40 gradi all’ombra!

Una battuta, un motto, una frase o uno slogan che non si dimentica? 

Diffida di chi non ama la musica.

Cosa fai appena sveglio?

Saltello.

La tua gioia più grande?

Essere stato scelto dalla musica.

Cosa fai quando sei incazzato?

M’imbroncio.

E quando sei felice?

Mi ridono gli occhi.

Il personaggio celebre che non avresti mai voluto essere?

Napoleone.

Perché?

Non mi è mai stato simpatico, a prescindere dalla bassezza.

E uno che hai ammirato?

Bernstein.

Quale canzone avresti voluto presentare tu a Sanremo?

La terra dei cachi.

E duettando con chi?

Stevie Wonder

Quella volta che non saresti dovuto partire…

Non mi sono mai pentito d’essere partito.

Una tua virtù?

Boh.

Un tuo vizio?

Internet.

Cosa ami nel prossimo?

La sincerità.

Cosa detesti?

L’ipocrisia.

Riesci a stanare gli ipocriti?

No, me ne accorgo sempre dopo.

Odio…

L’odio.

Amo…

La musica, il cielo, guardare le stelle, la luna, i sinceri benefattori della musica, il cosciotto di pollo, la pasta, i giovani talenti musicali,  la curiosità intellettuale (non fine a se stessa), il viaggio… Vi ho sempre amato.

Come ti piacerebbe morire?

Alla fine di un concerto indimenticabile, nel mio camerino.

Il tuo epitaffio?

Respirò la musica.

antravim@gmail.com

21 Marzo 2012

Autore:

admin


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