Cosa saresti voluto diventare da piccolo?
Un musicista.
Quale piatto offriresti al tuo peggior nemico?
Un anguria, frutto che non mi piace.
La tua foto più bella?
Una con Patrizia, la mia ragazza, scattata subito dopo un concerto.
Doccia o bagno?
Dipende.
Topolino o Paperino.
Pluto.
Pirata o signore?
Pirata.
Guardia o ladro?
Ladro.
Un artista sopravvalutato?
Allevi.
Il sottovalutato?
Antonio Artino Innaria.
La donna più bella?
Mia mamma.
Se tu fossi un animale?
Un cavallo
Perché?
Perché è imponente, elegante e fiero.
Se fossi un frutto?
Una ciliegia.
Perché?
Perché le trovi sempre in coppia… e io odio la solitudine.
Come va servita la vendetta?
Fredda.
Uno strano incontro?
Sarebbe con il mio primo maestro. Era diventato una figura paterna per me, in seguito ne sono stato tradito, deluso.
Il momento più appagante?
Quando suono.
… E il peggiore?
Quando non c’è la possibilità di farlo.
Come avresti voluto vivere?
Così.
Una tua virtù?
Non lasciarmi ingannare dalla prima impressione.
Un vizio?
Il fumo.
Cosa ami nel prossimo?
Amo il prossimo.
E cosa detesti?
Scoprire che è un codardo.
Lo sport preferito?
Basket.
Sei un uomo d’amore o di libertà?
Entrambi.
Una scusa per dare buca?
Non accampo scuse.
Una città dove vorresti perderti?
Vienna. Sia perché mi sentirei comunque al sicuro, sia perché a Vienna è già successo di perdermi.
Un miracolo a cui hai assistito?
Il sorriso di un bambino.
Il miracolo che hai fatto?
Non devi chiederlo a me.
Come immagini Dio?
Non lo immagino, lo sento.
Il film preferito?
La leggenda del pianista sull’oceano.
Il libro?
Tutto Camilleri.
Cosa faresti a un cane che ti chiede cibo ad ogni minuto della giornata?
Lo porterei dal veterinario, è evidente che non sta bene.
La tua bugia più assurda?
Una volta cercarono di rapinarmi presso un distributore di sigarette; io con i soldi ancora in mano cercai di farla franca dicendo: “Non ne ho”.
E il rapinatore come reagì?
Si mise a ridere.
Il tuo ricordo più bello?
Andare a cavallo con mio papà.
… e il più brutto?
Quando se ne è andato mio papà.
Con chi ti piacerebbe andare a cena?
Con te.
L’ultima scazzottata?
11 anni fa.
Una battuta, una frase che non si dimentica…
Io di solito le dimentico tutte.
Soldi, gloria o dieci anni in più?
Dieci in più e in salute.
La scelta più felice?
Chiedere a Patrizia di sposarmi.
Che fai quando sei incazzato?
Sbraito come un pazzo, sono teso come una corda di violino e nessuno deve avvicinarsi.
E quando sei euforico?
Nulla di particolare… non trapela.
Un uomo che hai ammirato?
Calogero Palermo, primo clarinetto dell’Orchestre National de France.
Quale canzone avresti voluto presentare tu a Sanremo? E dettando con chi?
La terra dei cachi, con Elio.
Di petto, alle spalle o la fuga?
Di petto.
Odio…
Ipocrisia, codardia, superficialità.
Amo…
Il sole, il mare, il sorriso di Patrizia, la buona compagnia.
Come ti piacerebbe morire?
Non pormi questa domanda.
Il tuo epitaffio?
Non sarà compito mio.
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